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Brad Pitt fa satira al Saturday Night Live, e in Italia?

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‘Buonasera, sono il Dottor Anthony Fauci’. Con parrucca brizzolata e voce baritonale, un inedito Brad Pitt ha fatto compagnia ai telespettatori del Saturday Night Live. Indossati i panni dell’esperto della Casa Bianca, si è concesso per un interessante monologo-parodia, che altro non era che una invettiva contro Donald Trump e la gestione dell’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti.

Nei tre minuti di video, Pitt-Fauci smonta tutte le affermazioni discutibili che il Presidente degli Stati Uniti ha rilasciato alla stampa negli ultimi mesi. ‘Vi è stata della disinformazione, stasera vi spiegherò che cosa il Presidente intendesse a dire’.

Brad Pitt contro Trump

Ovviamente il tono è ironico: è evidente che Pitt non abbia alcuna intenzione di giustificare Trump e, anzi, approfitti del linguaggio satirico per sottolineare l’evidente inopportunità di alcune affermazioni.

Dalla sparizione del virus grazie a un miracolo (‘I miracoli non possono essere programmati’, spiega Brad-Anthony) all’idea di iniettare disinfettante o di provare con i raggi ultravioletti, Fauci si mostra sconcertato e non proferisce verbo. ‘Voci di corridoio dicono che il Presidente voglia licenziarmi. Sì, sarò licenziato, ma fino a quel momento non seguite i suoi consigli’.

Infine, tolta la parrucca, Anthony Fauci lascia il posto a Brad Pitt, il quale ringrazia a nome dei cittadini statunitensi ‘il vero Dott. Fauci. Grazie per la sua calma, per la chiarezza in questi tempi che mettono a dura prova. E grazie a medici, infermieri, personale sanitario e alle loro famiglie per combattere in prima linea’.

La satira negli USA e in Italia

È chiaro che la televisione, attraverso il volto amato e iconico di Brad Pitt, provi a fare informazione, sebbene in chiave ironica. Conoscere Pitt sotto un’altra luce, in un contesto che solitamente non gli appartiene, dà la misura di come l’emergenza sanitaria stia stravolgendo i settori della comunicazione e le modalità della stessa.

Rapportando l’idea del Saturday Night Live all’Italia, si può facilmente constatare che in questi ultimi mesi è mancata la satira. E se n’è sentita la mancanza. Complici la rivoluzione dei palinsesti e la chiusura anticipata di decine di programmi, non si è creato lo spazio per una lettura leggera di ciò che stava accadendo.

La televisione italiana

Se, nella fase, iniziale un approccio del genere rischiava di risultare inopportuno e dunque ha fatto bene la televisione a concentrarsi sul racconto dell’emergenza, a sessanta giorni dall’inizio della pandemia, forse si potrebbe pensare a un esperimento simile. Intanto a ospitare questa tipologia di contenuti ci hanno pensato i social: Angelo Pintus, Giovanni Vernia e altri comici bazzicano altri lidi e comunicano attraverso Instagram o Facebook.

Il 4 maggio, però, si avvicina e anche il piccolo schermo sembra riattivarsi. Sarebbe un peccato non approfittare della intensa attività creativa di queste settimane e non sfruttare ciò che gli addetti ai lavori offrono. Sarebbe interessante, poi, se, alla riapertura dei programmi, i telespettatori potessero assistere al corrispettivo italico di Brad Pitt.

Non un comico di professione, ma un personaggio prestato alla comicità. Alleggerirebbe la portata del racconto televisivo e sarebbe un’opportunità per informare. Certo, il rischio che qualsiasi intervento si trasformi in una lotta tra le diverse fazioni politiche, attività preferita dello Stivale, sussiste. A prevalere, però, dovrebbe essere l’interesse del telespettatore, a prescindere da chi è dedito a salire sul carro dei vincitori. Un po’ di leggerezza, infine, non potrebbe che aiutare.

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