Eurovision 2022, ascolti 12 maggio: scommessa vinta per la Rai

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Eurovision 2022, gli ascolti di martedì 12 maggio, la seconda serata condotta da Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika. (In foto)

L’Eurovision 2022 ha superato il suo giro di boa e si avvicina sempre più al rush finale. La seconda semifinale di giovedì 12 maggio ha totalizzato 5.538.000 telespettatori con il 27,7% di share. Ascolti in crescita rispetto alla prima serata, che si è fermata a 5.507.000 spettatori con il 27%. I numeri dimostrano che l’Eurovision Song Contest è l’evento di cui la televisione italiana ha bisogno.

Dopo la settimana santa, ovvero il Festival di Sanremo, il pubblico ha apprezzato la 66esima edizione della manifestazione, tornata in Italia dopo 31 anni. A volte, gli ascolti non sono tutto, ma rappresentano un interessante metro di giudizio con il quale analizzare un prodotto.

L’Eurovision 2022 ha tutto il sapore del grande evento, in linea con le edizioni organizzate negli anni scorsi altrove. Per Rai 1 era una scommessa da vincere sia per lo sforzo produttivo sia per l’immagine della TV pubblica e dell’Italia, in qualità di Paese ospitante.

I conduttori Laura Pausini, Alessandro Cattelan, Mika

Il trio di conduttori, Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, si sono dimostrati all’altezza del proprio ruolo. Pausini e Mika sono le star internazionali, abituati alle grandi platee, e anche nelle vesti di presentatori se la sono cavata egregiamente. Lo stesso dicasi per Cattelan, che ha dimostrato la sua caratura in un format adatto alla propria cifra stilistica. Nel complesso, nella seconda semifinale di giovedì 12 maggio sono sembrati più sciolti, più affiatati, più carichi. Complice, forse, gli ottimi ascolti del debutto e una maggiore confidenza con il palco del Pala Olimpico di Torino.

Per quanto concerne i commentatori, è d’uopo spezzare una lancia a favore di Gabriele Corsi, Cristiano Malgioglio e Carolina Di Domenico. Battute sarcastiche, telecronaca costante, ma non eccessiva, i tre accompagnano lo spettatore nel viaggio attraverso la musica europea e non solo. Dopo il Turquoise Carpet non particolarmente esaltante, Corsi e Di Domenico hanno preso la rincorsa e il risultato è più che positivo. Alla coppia ‘tecnica’ si aggiunge l’elemento leggerezza, affidato a Cristiano Malgioglio, ormai insostituibile.

La recensione di Eurovision 2022

Il ritmo delle due serate è risultato serrato. Assenza di tempi morti, dialoghi brevi e veloci, la liturgia di Eurovision 2022 si presenta dinamica. Non c’è tempo per dilungarsi in chiacchiere e si va avanti una esibizione dopo l’altra. A evitare l’effetto noia ci pensano i conduttori, con i loro interventi diretti, sicuri, energici. Un concentrato di artisti, canzoni, blocchi: una scaletta densa, ma snella, che giunge a conclusione alle 23.15. Un sogno per il telespettatore, che non è così costretto a fare le ore piccole per non rinunciare a metà del cast in gara.

5.538.000 telespettatori e il 27,7% di share non sono numeri da Festival di Sanremo, ma non sono neanche cifre da sottovalutare. E’ un punto di partenza importante, su cui ragionare per una seconda edizione italiana – in caso di vittoria di Mahmood e Blanco – e anche per altri eventi musicali. Negli ultimi decenni, infatti, la televisione nostrana non è riuscita a ricreare la grande attesa attorno agli eventi musicali. L’Eurovision 2022 farà scuola, si spera. La finale sarà sabato 14 maggio, ma il successo delle prime due serate dimostra che discostarsi dalla ‘solita’ televisione è possibile. Anche su Rai 1, anche in inglese – sebbene con la traduzione dei commentatori ufficiali. Un grande passo avanti, considerato che fino a due anni fa la possibilità di un Eurovision Song Contest italiano sembrava solo un miraggio.

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