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Lilli Gruber e Boschi, a Otto e Mezzo una lezione di giornalismo

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A Otto e Mezzo va in onda un botta e risposta tra Lilli Gruber e Maria Elena Boschi nella puntata di martedì 8 dicembre 2020 e si scatenano le polemiche. Alla berlina l’atteggiamento della conduttrice, a detta di molti, aggressivo nei confronti della sua ospite.

Chi ha seguito il programma e non si è limitato a leggere i titoli della stampa che si sono susseguiti ora dopo ora può facilmente constatare che si parla del nulla. L’intervista a Maria Elena Boschi ha seguito il canovaccio solito che contraddistingue il programma e, soprattutto, rispecchia il modus operandi della padrona di casa.

Lo stile di conduzione di Lilli Gruber

Lilli Gruber è una giornalista di lungo corso. Una donna di ferro che dà la parola, ma non è accomodante. Chiarisce, interrompe e ribatte quando è necessario. Non è una padrona di casa che accoglie nel suo salotto e consente di dire e fare il proprio spot senza limiti. Pone le sue condizioni, che sono chiare. Ogni ospite può esprimere la propria opinione a patto che racconti la verità. È il suo diktat, prendere o lasciare. Inoltre, utilizza lo strumento del fact-checking in tempo reale, grazie alla propria preparazione, dimostrando di essere una professionista all’altezza del ruolo, che non si fa abbindolare da chi le sta di fronte.

Le sterili polemiche sul caso Boschi

Nel caso specifico, l’intervista a Maria Elena Boschi parte dalla crisi di Governo paventata da Italia Viva. Gruber dà parola all’onorevole e le chiede di motivare, spiegare, giustificare la presa di posizione. Da lì, una serie di botta e risposta scaturiti da alcune dichiarazioni che la conduttrice si affretta a smentire. Soprattutto, interviene per spiegare bene e dare un filo logico alla puntata di Otto e Mezzo.

Dopodiché, Lilli Gruber mostra alla Boschi le foto pubblicate su Chi in compagnia del fidanzato Giulio Berruti. Entrambi senza mascherina. Fa notare che un personaggio pubblico è investito di una maggiore responsabilità e, anziché chiedere scusa pubblicamente, Boschi ribatte per diversi minuti, fino a quando finalmente promette che starà ancora più attenta.

Lo spauracchio della solidarietà femminile

Subito il popolo di Twitter solleva un polverone contro la Gruber, accusata di andare contro le donne e offuscare la solidarietà femminile. Qui le questioni da affrontare sono diverse. Innanzitutto, il fatto che un politico donna sia ospite di un programma televisivo non significa che debba essere tutelata in quanto tale.

Maria Elena Boschi era ospite di Otto e Mezzo in qualità di rappresentante di un partito. Se noi donne chiediamo la parità dei diritti, dobbiamo farlo nel bene e nel male. Non è chiedendo un trattamento di favore che otterremo l’autorevolezza e la credibilità che la società, declinata al maschile, ci nega.

Vi è poi un ulteriore aspetto da osservare. Lilli Gruber è la Iron Lady del giornalismo televisivo italiano. Piaccia o meno, accettare un suo invito non equivale a una passerella in cambio di visibilità. È una prova, un esame. Prima di sedersi a quel tavolo è d’uopo essere certi di ciò che si andrà a dire, consapevoli che alla prima sbavatura metterà in evidenza l’errore.

Il rispetto verso l’opinione pubblica

Nel mondo anglosassone, i giornalisti non devono far trapelare il proprio orientamento politico, ma possono e devono controbattere se il proprio ospite offre un racconto parziale dei fatti. Una televisione sana, scevra da condizionamenti e costruita a favore dell’opinione pubblica, sarebbe fiera di personaggi come Lilli Gruber. La platea televisiva ha il diritto di essere informata in modo chiaro e preciso, dunque se un conduttore – e giornalista – chiede chiarimenti, spiegazioni, approfondimenti, lo fa nell’interesse dei più. Non è un attacco all’ospite di turno.

In molti hanno voltato il comportamento della Gruber come una caduta di stile perché non avrebbe dovuto mostrare le foto pubblicate su Chi. Perché? Se la classe politica deve rendere conto al proprio elettorato, lo deve fare anche quando finisce su un settimanale senza mascherina.

L’Italia è nel pieno di una pandemia e, dopo nove mesi, si fatica ancora a capire l’importanza della mascherina. Un rappresentate dello Stato non può veicolare messaggi sbagliati, anche involontariamente. A nostro parere, se Maria Elena Boschi avesse risposto in modo puntuale alle obiezioni circostanziate di Lilli Gruber avrebbe dato vita a un interessante duello televisivo. Un duello tra donne forti, protagoniste di un dibattito costruttivo, fondamentale – quello sì – per il raggiungimento della solidarietà femminile. A conti fatti, invece, si è assistito a un botta e risposta tra una conduttrice in attesa di risposte e un’ospite non intenzionata a fornirle.

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