Sabina Stilo ritorna in TV con Belle così, intervista

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Sabina Stilo conduce Belle così su rai 2

Lunedì 7 giugno 2021 su Rai 2 debutta Belle così, condotto da Sabina Stilo. Popolarissima negli anni 90, oggi la conduttrice è una delle voci di Rai Radio Live e Isoradio. «Sono felicissima ed emozionata, anche un po’ imbarazzata», rivela nel corso dell’intervista rilasciata ad ApMagazine.it. «Mi ero già dedicata alla conduzione con Italia sul 2 Estate e Formula S su Rai Sport, però erano programmi di intrattenimento, qui torno con una veste nuova e sento il peso della responsabilità».

Prodotto da Anele, Belle così ospita nove protagoniste, tre per puntata. Donne «molto forti, intraprendenti, carismatiche, che raccontano il loro vissuto, le loro conquiste, le avversità dalle quali sono riuscite a rialzarsi. Sono le protagoniste di oggi e anche di domani, grazie a una parte dedicata alle nuove generazioni. Volevamo far vedere che, se si vuole, le soddisfazioni possono arrivare in qualsiasi ambito».

Con quali criteri avete scelto le ospiti?

«Abbiamo puntato soprattutto sulla grande forza di volontà e abbiamo scelto donne che fossero disponibili a raccontarsi in modo diverso. Purtroppo le puntate sono solo 3 e non abbiamo potuto inserirle tutte».

Ha parlato di donne forti e carismatiche. Che idea si è fatta delle donne di oggi?

«Sono donne che in alcuni casi hanno fatto la storia, ad esempio la Bonino di battaglie ne ha fatte e non poche. Se oggi la nuova generazione gode di alcune condizioni è anche grazie a donne come lei. Le donne di oggi hanno una grande voglia di fare e mi dispiace quando incontro donne stanche perché la vita le ha messe a dura prova, perché deluse, insoddisfatte o non appagate da un lavoro che non ne riconosce il merito».

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Sabina Stilo e Emma Bonino in Belle così, Rai 2

«Le donne che intervisto sono tutte molto entusiaste, volenterose, con molta energia e molta passione. Hanno tutte una luce negli occhi che fa trasparire la bellezza autentica del loro intimo, la voglia di fare, di affrontare e superare le difficoltà. Sono donne che hanno fatto scelte difficili per arrivare a realizzare i propri sogni. Penso alla giovanissima Carlotta Ferlito, che a soli 12 anni ha lasciato Catania e i genitori per vivere a Milano, ma l’ha fatto perché voleva diventare ginnasta. Ho ritrovato donne sicure, orgogliose».

Belle così non ha uno studio, ma è un programma itinerante. Si crea un’atmosfera più intima? 

«Sì, e devo ringraziare queste signore perché aprire casa è come aprire il proprio cuore, racchiude i segreti, l’intimità, la riservatezza. L’obiettivo è mandare un messaggio di speranza. Siamo circondati da tragedie e si raccontano poco le conquiste. Bisognerebbe cambiare i toni, ci sono così tante cose belle da raccontare».

Il titolo del programma vuole sottolineare la bellezza al di là dei canoni?

«Il titolo è stato suggerito dalla canzone di Chadia Rodriguez, Bella così. La donna è bella così, nel bene e nel male, nella fatica, nella gioia e nel dolore. Siamo belle così proprio perché siamo donne».

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Da donna è stata messa alla prova? 

«Mille volte. Spesso sono gli altri a metterti alla prova e a quel punto è un confronto quasi alla pari, nel senso che devi dimostrare di saperla affrontare. Invece quando è la vita a metterti alla prova, diventa un po’ più complicato perché devi tirare fuori tutte le energie, le preghiere, la positività. Ho superato tantissime prove, alcune anche molto dure e non ne ho mai parlato perché la vita privata è un fatto privato, ma ho capito cosa significa soffrire, trovarsi di fronte alla morte, aver paura di non farcela e anche continuare a credere, accompagnata da una grande fede. In queste prove non mi sono mai sentita completamente sola. Ho la fortuna di avere da 21 anni uno straordinario marito accanto e abbiamo affrontato tutto insieme, pregando».

In questi anni ha lavorato in radio. Che effetto le fa tornare in video?

«Non le nascondo che mi mancava tanto. Purtroppo le dinamiche a volte aiutano, a volte no, non dipende sempre da noi. La forza sta nel cercare altre strade per non fermarsi mai. La radio è stata un’alternativa straordinaria e non ho nessuna intenzione di abbandonarla perché è veramente un luogo fantastico dove esprimersi al cento per cento. Spero che questo progetto venga accolto con entusiasmo».

Come mai è sparita dalla tv? 

«In realtà, non sono sparita, ma sono andata vivere all’estero. Quando lavoravo a Canale 5, sono stata inviata in Spagna per aprire Telecinco. Da lì, si è aperto un mondo nuovo, quello della tv straniera. Ho vissuto a Santiago del Cile, poi Barcellona, Bilbao. Quando sono ritornata in Italia, erano cambiate le dinamiche. I varietà non si facevano più, erano subentrati modi diversi di raccontare lo spettacolo, la televisione era un po’ cambiata, si erano anche ristretti gli spazi».

«Poi c’è stato un appiattimento. Con i reality, è cambiato il linguaggio, ma la vita è una, perché devi accontentarti di cose che non ti piacciono e in cui non ti riconosci? Poi è anche nata la mia prima figlia e avevo voglia di godermi appieno questo momento e ho iniziato percorsi sperimentali, ho fatto teatro, fiction e mi sono allontanata dalla tv. Sono arrivati anche momenti difficili ed era giusto affrontarli e superarli. Certo, io non me ne sarei andata, ma quando non ci sono più gli spazi è stupido insistere».

Scelta coraggiosa, non tutti avrebbero la forza di cercare altre strade.

«La vita è una sfida e la devi accettare. L’importante è riuscire ad affrontarla mantenendo una stabilità emotiva. E’ anche stimolante doversi reinventare, tirare fuori energie nuove. Dal varietà sono andata a parlare di temi che conoscevo poco e mi sono messa a studiare. Piano piano ti formi, cresci, approfondisci, il cambiamento nasce dentro di te. Mi dà fastidio quando le persone si fissano con il passato. La vita la devi accompagnare, cresci con lei. Se vengono le rughe pazienza, non possiamo pensare di rimanere legati a un periodo».

Come giudica la televisione di oggi?

« E’ una televisione che non so definire. Ci sono cose che mi piacciono e altre che mi piacciono meno. Non amo la televisione urlata, non mi piace il ruolo dell’opinionista perché ormai tutti sanno di tutto e di tutti. Mi dà fastidio vedere tutti questi personaggi seduti a dare il loro parere, mi sembrano snaturati. Avere un pensiero ci sta, ma avere la risposta su tutto mi sembra arrogante. Preferisco guardare un bel film (ride, ndr)».

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