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SanPa, su Netflix luci e tenebre di Vincenzo Muccioli: colpevole o innocente?

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Sin dal giorno della sua uscita su Netflix, il 30 dicembre 2020, SanPa si trova al centro di un acceso dibattito che ha generato discussioni, divergenze, polemiche, analisi, persino critiche. La ragione è semplice. Il documentario in cinque episodi sulla comunità di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli racconta luci e ombre del suo fondatore e apre a molteplici riflessioni.

La trama di SanPa

SanPa racconta la genesi della comunità per tossicodipendenti, contestualizzando l’evento nell’Italia di quegli anni. Un Paese attraversato dalla piaga dell’eroina, le cui città erano popolate da zombie. L’intuizione di Muccioli è funzionale alla società italiana nella misura in cui accende un faro su un problema di cui lo Stato si disinteressa e restituisce speranza ai tossicodipendenti e alle loro famiglie.

La genesi di San Patrignano

Muccioli fonda un centro di recupero per coloro i quali sono considerati nient’altro che dei reietti, non meritevoli di alcuna tutela. Poco alla volta, San Patrignano cresce e si trasforma nella mecca per chi vuole uscire dal tunnel mortale della droga. Utilizza metodi poco ortodossi per i quali viene accusato e mandato a processo. I metodi poco ortodossi erano giustificati dalla difficoltà di placare le crisi d’astinenza, a detta della difesa. Per gli accusatori, invece, si trattava di metodi disumani e basta.

In un crescendo che culmina con le accuse a suo carico, la figura di Vincenzo Muccioli viene messa in discussione. Da oasi felice àncora di salvezza, San Patrignano si trasforma in una gabbia pericolosa da cui gli ospiti tentano di andare via. Queste le contrapposizioni principali.

La docu-serie mette insieme testimonianze di ambo le parti. Da un lato, vi sono il figlio di Muccioli, il medico della struttura a suo tempo ospite della stessa e una serie di documenti e sponsor illustri, come la famiglia Moratti.

Dall’altro, la voce di chi da San Patrignano è scappato, non si è trovato bene o è in cerca di giustizia per una sorella che nella comunità ha incontrato la morte. Vi è anche la testimonianza del suo ex braccio destro, Walter Delogu, padre della conduttrice Andrea Delogu. A unire le due fazioni, il personaggio Muccioli, attraversato da luci e ombre che ne mettono in discussione l’eredità.

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Vincenzo Muccioli, colpevole o innocente?

Chi era Vincenzo Muccioli? Un benefattore, un santone, un manipolatore? Agli occhi di chi osserva, Vincenzo Muccioli è stato un uomo dalle mille sfaccettature, mosso dalla voglia di fare del bene. Seguendo la narrazione sposata da SanPa, è probabile che col tempo il personaggio abbia sopraffatto la persona, cedendo il passo al narcisismo e/o alla voglia di protagonismo.

Di certo, Vincenzo Muccioli è una figura chiave per chi negli anni 90 era già nato e ricorda lo spazio mediatico riservato a San Patrignano. Riguardare in sequenza i fatti che ne hanno caratterizzato l’opera lascia con diversi interrogativi.

Colpevole o innocente? È questa la domanda attorno alla quale ruota tutta la narrazione. SanPa non fornisce risposte, ma solo atti giudiziari e testimonianze. Il giudizio finale è lasciato allo spettatore, che può decidere quale parte sostenere, anche se la linea di demarcazione è sottile, per diversi aspetti.

Nessuno prima di Muccioli aveva trattato la tossicodipendenza, dunque non esistevano protocolli né regole da seguire. La politica è stata costretta a non voltarsi dall’altro lato e affrontare un’emergenza contingente. San Patrignano è entrata nell’immaginario collettivo, diventando sinonimo di speranza per migliaia di persone.

Allo stesso tempo, i soldi, i tanti soldi, le accuse di maltrattamenti, suicidi, omicidi. E ancora processi. È come se, a un certo punto, l’oasi avesse iniziato a mostrare il suo lato oscuro e il quadretto felice si fosse sgretolato pezzo per pezzo.

San Patrignano prende le distanze da SanPa

La comunità di San Patrignano ha preso subito le distanze tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale, specificando che ‘si dissocia completamente dalla docu-serie messa in onda da Netflix. Il racconto che emerge’, prosegue, ‘è sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori’.

A parere di chi scrive, SanPa mette in evidenza contrasti e discrasie della figura di Vincenzo Muccioli, ma non dà risposte, non fornisce soluzioni al quesito principale. Benché porti avanti una propria tesi, chi guarda è libero di sposare le testimonianze dei ‘detrattori’, così come quelle del figlio, di Red Ronnie e di chi ha sempre visto in Muccioli una figura salvifica. Al di là della verità oggettiva, della verità storica e di quella giudiziaria, SanPa ha il pregio di aver cristallizzato un pezzo di storia recente d’Italia, pur lasciandola aperta a mille interrogativi.

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