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The Ferragnez, un format invincibile e trasversale - AP Magazine
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The Ferragnez, un format invincibile e trasversale

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Nella moltitudine di format nati sui social in questa lunga quarantena, a spopolare è The Ferragnez. I protagonisti sono Fedez e Chiara Ferragni con il figlio Leone. Sulla carta, un’influencer-imprenditrice digitale, un cantante-produttore e il loro pargolo. Nella realtà, due personaggi che hanno dato prova della loro abilità e umanità più di tanti esperti, dirigenti, opinionisti, politici, e così via.

Le iniziative dei Ferragnez

Lo svelamento si è avuto pochi giorni dopo l’inizio dell’emergenza. Nel momento in cui gli ospedali italiani, in particolar modo quelli lombardi, erano al collasso a causa dell’emergenza sanitaria, hanno aperto una raccolta fondi per costruire un reparto di terapia intensiva.

Risultato: oltre quattro milioni di euro raccolti, donazioni provenienti da qualsiasi parte del mondo, il reparto costruito e consegnato nel giro di un paio di settimane. Un risultato eccellente, quasi impossibile da credere, considerato che in Italia le grandi opere e la celerità non sempre vanno a braccetto. Inoltre, si sono esposti in prima persona, garantendo che avrebbero seguito tutte le fasi, dall’inizio alla fine, dimostrando che nulla è impossibile.

I concerti

Non soddisfatti, all’iniziativa dei balconi – l’applauso per medici e personale sanitario e l’Inno di Mameli – aggiungono un ulteriore tassello: i concerti via Instagram, con Andrea Bocelli, Arisa, Emma, Francesca Michelin, per citarne alcuni. Il balcone dei Ferragnez si trasforma in un palco virtuale in cui a cantare non è soltanto il comprensorio di CityLife (il quartiere di Milano in cui vivono), ma tutta Italia.

Le giornate conoscono una nuova liturgia: non più aerei, incontri di lavoro e shooting, bensì un filo diretto con i follower. Intrattengono, raccontano i propri stati d’animo, rendono il pubblico partecipe anche dell’angoscia, della paura, della sensazione di incertezza che li attraversa.

Il dolore, poi, è democratico, non fa sconti. Chiara Ferragni perde la nonna e lo comunica. Cerca sostegno nei follower, ma in realtà è lei a donarlo a chiunque la segua. Lo stesso dicasi per il marito Federico.

Chiara lancia la collaborazione con Oreo e annuncia che tutto il ricavato andrà in beneficenza per l’emergenza Covid. Successivamente lei e Fedez si recano al mercato ortofrutticolo di Milano e consegnano pacchi di spesa alle famiglie bisognose. Gli hater, anziché apprezzare, sentenziano che le beneficenza non vada sbandierata. I Ferragnez, invece, credono nel potere della condivisione. E dimostrano di avere ragione.

The Ferragnez e Friends

Oltre all’impegno economico e sociale, creano, rectius perfezionano, un format vincente, ovvero la serie TV che li vede protagonisti. L’idea in sé non è una novità: da anni portano avanti il racconto della loro vita quotidiana sui social e da anni sono protagonisti indiscussi di qualsiasi piattaforma. Adesso, però, si assiste a un ulteriore perfezionamento.

Riposti i lustrini e le paillettes nella cabina armadio, lo spazio precedentemente dedicato agli eventi, ai viaggi, ai traguardi lavorativi, viene sostituito da contenuti incentrati sulle dinamiche familiari.

La prima colazione con Leone (ormai Lello), i pranzi e le cene preparate da Franco Lucia, il padre di Fedez, il momento divano, l’allenamento, e così via. Come in tutte le coppie, non mancano i momenti di tensione, quelli non documentati ma solo raccontati a posteriori.

Ciliegina sulla torta è la sigla di Friends che Fedez riadatta ai Ferragnez. Divertente, quasi esilarante, semplicemente perfetta.

Infine, Fedez torna alla sua attività principale e pubblica un singolo con Cara dal titolo ‘Le feste di Pablo‘. Risultato: tormentone.

A vincere è il contenuto

A conti fatti, The Ferragnez fanno intrattenimento e con risultati assolutamente pregevoli e importanti ed è giunto il momento di riconoscere loro la capacità di essere davvero due personalità forti e trascinanti. Senza se e senza ma.

Due giovani – 32 anni lei, 30 lui – che con il loro modo di comunicare, diretto e senza sovrastrutture, riescono a coinvolgere milioni di persone (30 milioni di follower in totale) e arrivare dove tantissimi altri falliscono. Non solo. In un momento storico in cui troppo spesso artisti, influencer, personaggi celebri danno prova della propria inadeguatezza, i Ferragnez dimostrano di possedere non soltanto una innegabile capacità imprenditoriale, ma anche una buona dose di umanità.

Il concetto di ‘give back’

Il concetto di give back emerge forte e chiaro. Purtroppo un modus operandi non molto diffuso in Italia, ma personalità come loro sono necessarie. In un mondo in cui la vacuità prende spesso il sopravvento, la storia di Chiara Ferragni e Fedez sottolinea, ancora di più, che i social non possono e non devono essere il fine, ma il mezzo.

Puoi anche avere un nutrito numero di follower, ma serviranno a ben poco se non hai nulla da dire. Ecco perché mentre uno stuolo infinito di gente senza nulla da dire fa fatica a tenersi stretto il proprio pubblico, i Ferragnez continuano la loro ascesa incontrastati. Con buona pace di haters e invidiosi.

 

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