Ospite a Verissimo nella puntata di sabato 30 gennaio 2021, Patrizia Mirigliani racconta a Silvia Toffanin il dramma del figlio Nicola, finito nel tunnel della droga. Non è la prima volta che l’imprenditrice, deus ex machina di Miss Italia, parla pubblicamente della vicenda.
Patrizia Mirigliani è una madre coraggiosa. Lo dimostra adesso aprendo al proprio privato e lo ha dimostrato in passato, quando ha denunciato il figlio tanto amato. Una decisione forte, difficilissima per una madre, ma altrettanto giusta e necessaria. ‘Ho denunciato mio figlio Nicola per salvarlo, non c’era altra soluzione. Quando si prende una decisione come quella lo si fa perché si è soli. La pietà di una madre non aiuta un figlio’.
Il dramma del figlio di Patrizia Mirigliani
‘Mi chiedeva continuamente soldi, una richiesta che si accentuava quando aveva più bisogno di sostanze. Quando è arrivata la denuncia, si è voluto vendicare raccontando tutto alla stampa. Oggi, però, mi ringrazia perché gli ho dato modo di pensare, ha capito che per fare questo ero disperata‘.
Nel corso dell’intervista, la Mirigliani rivela a Silvia Toffanin le cause che, secondo lei, possono aver contribuito alla débâcle del figlio. ‘Si è sentito smarrito. È buono, ma è anche fragile. Aveva bisogno di più amore, il problema è stato causato dal mondo intorno, a scuola ha subito tanto bullismo’, dice.
Oggi Nicola ha 32 anni e sta seguendo un percorso terapeutico e ‘ha raggiunto una nuova consapevolezza: ha capito che le droghe tolgono coscienza. Spero che un giorno possa diventare un punto di riferimento per altri ragazzi con lo stesso problema‘. Infine, un giudizio come madre: ‘Sono stata una mamma che ha fatto tutto per lui. Credo che a piccoli passi ce la faremo’.
Il coraggio di una madre
Patrizia Mrigliani è una donna riservata, che non ha mai dato la propria vita privata in pasto alla stampa. Ha sempre centellinato le interviste, tranne nella settimana di Miss Italia, l’unico periodo dell’anno in cui si concede a stampa e tv per trainare la manifestazione. Del suo privato, però, non ha mai fatto trapelare nulla, al di là del rapporto con il padre, il compianto Enzo, fondatore del concorso.
Anni fa, quando ha dichiarato pubblicamente di aver denunciato il figlio, si è fatta portatrice di un gesto molto forte, che non tutti sarebbero stati in grado di compiere. Arrivare a denunciare il proprio figlio per salvarlo dalla droga e raccontarlo pubblicamente non è impresa facile.
I panni sporchi vanno lavati in famiglia, è vero, ma in certi casi la famiglia non è sufficiente e c’è bisogno di un aiuto esterno. Ed è per questo che la storia di Patrizia Mirigliani non può che fungere da esempio e da monito per altre famiglie, per gli altri ragazzi dipendenti dalla droga e da altri drammi. A lei un applauso, per il coraggio di raccontare pubblicamente, correndo anche il rischio di incappare nel giudizio altrui.