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Eleonora Daniele 'vittima di bullismo' dopo le accuse a Chiara Ferragni: umiltà, questa sconosciuta - AP Magazine
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Eleonora Daniele ‘vittima di bullismo’ dopo le accuse a Chiara Ferragni: umiltà, questa sconosciuta

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Non basta indossare l’abito del giornalista autorevole per risultare credibile. La protagonista di questa storia è Eleonora Daniele, conduttrice di Storie Italiane, autrice di uno scivolone dal quale dovrà rialzarsi con il capo cosparso di cenere. Il fattaccio accade nella puntata di lunedì 12 ottobre. Rai 2 ha in programma una serata dedicata a Chiara Ferragni con la messa in onda del documentario Unposted e l’intervista Fenomeno Ferragni rilasciata a Simona Ventura.

Il blocco sull’imprenditrice digitale viene messo in scaletta alla fine di un dibattito sul Covid. Ed è a questo punto che la Daniele pone una domanda alla Ventura, alla fine di una riflessione a dir poco stonata.

Le accuse di Eleonora Daniele

‘Una così seguita dai ragazzi, dai giovani, sbaglio o non le ho sentito dire nulla, nulla, riguardo al Covid? Una che ha tutti quei followers, che è così conosciuta, amata, eccetera eccetera, dovrebbe aver una responsabilità sociale verso i ragazzi oggi, no? Come dire, qualche messaggio in più di un certo tipo forse dovrebbe arrivare. Adesso si parla di chiudere la sera dopo le undici e mezza i locali, okay? Ecco, forse avrebbero dovuto arrivare proprio da questi personaggi messaggi diversi, okay?’

Simona Ventura, visibilmente in disaccordo, prova a frenare la conduttrice di fatto smentendola. ‘Io penso che lei abbia fatto tantissimo. Innanzitutto è stata la prima a fare una raccolta fondi per creare un reparto di terapia intensiva quando, ricordiamo, a marzo non sapevamo il nemico che stavamo andando a combattere. Io mi ricordo bene quei momenti, Milano era nell’occhio del ciclone, era agghiacciante e ha fatto molto anche per questo’.

Non contenta la Daniele rincara la dose: ‘Noi stiamo parlando di marzo e aprile, durante il lockdown, però ultimamente non l’abbiamo sentita parlare di questo o sbaglio?’. Simona Ventura le ha ricordato che questa estate Chiara Ferragni è andata in giro per l’Italia per valorizzare le bellezze del Paese e aiutare il turismo, adducendo dati oggettivi, ma a nulla è servito.

Le scuse via social

Le scuse sono arrivate nel pomeriggio del giorno successivo, ma hanno il sapore di una giustificazione parziale: ‘Ieri parlando di Chiara Ferragni ho lanciato una bellissima copertina su di lei. È vero che ho dimenticato del grande impegno sulla raccolta per ospedale Covid, e me ne scuso. A dimostrazione della mia buona fede ho trasmesso l’anticipazione della sua intervista con Simona Ventura’.

Leggendo e rileggendo queste poche righe, si fa fatica a rintracciare un sottotesto che dica: ‘Non mi sono informata, ho attaccato ingiustamente una persona, me ne scuso’. È tutto molto più fumoso e sposta l’attenzione sulla copertina e sull’intervista, che non c’entrano nulla. Quella non si chiama buona fede, ma promozione tra canali sulla tv di Stato.

Eleonora Daniele a Storie Italiane: ‘Sono vittima di bullismo’

A proposito di TV di Stato, è proprio Fedez a far notare alla conduttrice che uno scivolone del genere è abbastanza imbarazzante. Martedì 13 ottobre, apre la puntata scusandosi. O almeno ci prova, ma commette un ulteriore scivolone. ‘Prima di partire con le pagine di attualità, perché di questo mi occupo da sedici anni, volevo parlarvi di una polemica nata ieri sui social. L’altro giorno, parlando di Chiara Ferragni, ho dimenticato di ricordare il suo grande impegno nel pieno della pandemia. Ieri pomeriggio mi sono scusata, lo faccio anche oggi in diretta. Lo sfogo del momento di Fedez sui social ha generato inevitabilmente una sorta di bullismo sui social di cui sono stata vittima‘.

Umiltà, questa sconosciuta

Ecco qua il secondo scivolone. Anziché ammettere con umiltà: ‘Ho sbagliato, non ero informata, chiedo scusa’, sposta l’attenzione su Fedez, ‘reo’ di aver difeso la moglie e autore – a suo dire – dell’ondata di critiche da cui è stata raggiunta.

Il bullismo è una cosa seria, è lei stessa a sottolinearlo (‘un fenomeno, lo sapete bene, che è molto pericoloso e che combattiamo), ma lo fa nel contesto sbagliato. Cosa pensava, la Daniele, dopo aver affermato una falsità in diretta su Rai 1, dai microfoni del suo programma? Forse, prima di accusare qualcuno in modo pretestuoso, bisognerebbe informarsi.

Le scuse terminano con un invito in trasmissione ai coniugi Ferragnez: ‘Sono sicura che Fedez ci aiuterà in questa battaglia e  magari la farà insieme a noi, perché so che è molto attento a questi temi. È un ragazzo molto intelligente che, sono sicura, non vuole questo tipo di reazione. Spero che un giorno possiamo fare una bella intervista e raccontare le cose belle che fate’.

Lo stile di conduzione di Eleonora Daniele

Eleonora Daniele ha improntato tutta la sua carriera sulla credibilità, sulla autorevolezza. Ha fatto del suo stile di conduzione il suo biglietto da visita. Ogni mattina ribadisce più volte il concetto, mette gli accenti sugli aspetti più cruenti o più intimi e pruriginosi della vicenda, a seconda che si parli di cronaca nera o cronaca rosa. La sua prossemica ricorda tanto – ma tanto tanto – Massimo Giletti: stesso modo di tenere in mano la scaletta, di gironzolare per lo studio, lo sguardo fisso in camera.

È una conduttrice tutta d’un pezzo, o almeno così vuole apparire, e da una conduttrice tutta d’un pezzo ci si aspetta anche una buona dose di umiltà. Siamo umani, tutti possiamo sbagliare, ma quando si parla da una ammiraglia, in diretta nazionale, è d’obbligo essere informati. Se non lo si è e si viene malamente scoperti, è necessario chiedere scusa.

Chiara Ferragni, tutti la odiano tutti ne parlano

Il blocco di Storie Italiane di lunedì 12 ottobre risulta come un teatrino messo in piedi per colpirla. Non c’è un dato reale, vero, verificato di cui parlano gli opinionisti. La conduttrice sposa una interpretazione dei fatti non corrispondente alla realtà e quando Simona Ventura prova a smentirla, cambia discorso.

Poi la storia della Madonna e del Codacons: ‘Siccome c’è il Codacons che ha fatto una denuncia, fra l’altro Codacons è un’associazione dei consumatori molto importante per la quale io ho grandissima stima, su quell’argomento vorrei evitare di entrare. Poi cercheremo di capire come andrà a finire, una vicenda sulla quale non vorrei intervenire’. Giusto. Legittimo. Dovrebbe essere altrettanto giusto e opportuno, però, non intervenire su ciò che non si conosce.

La gogna come punizione che, da più parti, si cerca di infliggere a Chiara Ferragni e Fedez reca in sé qualcosa di vergognoso. In Italia non si è mai vista così tanta indignazione e di motivi per essere indignati ne avremmo a iosa. La voglia di attaccare in modo pretestuoso nella speranza di essere ascoltati, quindi aumentare la cassa di risonanza, non riguarda solo Eleonora Daniele, ma tanti addetti ai lavori.

Vi è, poi, un altro elemento. Il rapporto televisione-social media. Se il piccolo schermo vuole svecchiarsi e provare a parlare anche a una platea diversa che non sa neanche cosa siano Rai 1 e Canale 5, deve farlo con cognizione di causa.

La responsabilità di Eleonora Daniele e di Rai 1

Mandare in diretta un attacco gratuito privo di fondamento solo per far gridare al pubblico di rete – tendenzialmente over 65, di certo non tra i 15 e i 34 anni – ‘Uh, che persona ignobile, questa Ferragni’, beh, è una mossa becera. Se, invece, si vuole cavalcare il traino dei social grazie ai social, allora Eleonora Daniele dovrebbe prendere lezioni da Barbara D’Urso. Con i suoi modi trash, discutibili, talvolta al limite del ridicolo, intercetta benissimo i gusti del pubblico social e li ripropone nel suo salotto. Ovviamente il prezzo da pagare è l’etichetta di programma trash, forse non tutti sono disposti ad accettare il compromesso. Allora, come si fa?

La soluzione migliore potrebbe essere la seguente: non parlare di ciò che non si conosce. Oppure informarsi. Ecco, la prossima volta che un conduttore televisivo imposta un blocco al fine di attaccare un personaggio, anziché fidarsi dei propri autori forse farebbe meglio a informarsi in prima persona. Eviterebbe di fare una figuraccia e di perdere credibilità.

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