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Mio fratello, mia sorella: recensione del film Netflix su Canale 5, come finisce e cast

Mio fratello, mia sorella, il film Netflix in arrivo in prima tv su Canale 5 e con Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi nel cast, andrà in onda il prossimo venerdì 25 novembre 2022 in prima serata. Ecco anche come finisce, qual è la trama e la recensione su Apmagazine.it.

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Claudia Pandolfi e Alessandro Preziosi nel film Mio fratello, mia sorella

Soprav-vivere. Può essere questa la recensione breve di Mio fratello, mia sorella. Ora il film, che nel 2021 è già uscito in streaming su Netflix, sta per arrivare anche in prima tv su Canale 5. Mediaset lo manderà in onda il prossimo venerdì 25 novembre 2022 e anche portando in prima serata una trama non poì così tanto inedita. La storia della pellicola è a metà tra racconto della salute mentale, dialoghi di sofferenza personale e sceneggiatura di famiglia con relativo cast corale.

Come finisce il film Mio fratello, mia sorella

Come finisce Mio fratello, mia sorella? Alla fine del film, il 25 novembre da vedere su Canale 5 dall’orario d’inizio in tv delle 21:40 circa, Sebastiano, l’attore nel cast Francesco Cavallo, non muore. La scena finale vede il ragazzo schizofrenico ancora tra i protagonisti. Dopo l’arrivo in acqua con le ceneri del nonno, il ragazzo fa il suo primo bagno. Quindi, apre le braccia in segno di libertà e ritrova anche il contatto con il mondo reale.

Sebastiano muore? La trama col finale in tv

Poco prima, si assiste così alla scena in ospedale che lo immortala dissociato in coscienza. Da un lato, c’è il malato di schizofrenia inerte sul letto. Dall’altro, invece, si vede il figlio, fratello, nipote e fidanzato ‘fantastico’ che invita tutti a vivere e a non sopravvivere più. La scena dell’incidente precede quella della fuga dal teatro. Invece di suonare insieme ad Emma, interpretata nel cast da Stella Egitto, Sebastiano lascia il palco e fugge via all’esterno. Un’auto però lo colpisce in pieno, mentre c’è la corsa in nosocomio perché sta rischiando la vita.

La musica come antidoto alla schizofrenia

Proprio la musica, all’apparenza anche causa dell’incidente, è in realtà l’antidoto con cui lo zio Nik, Alessandro Preziosi, nel cast principale insieme a Claudia Pandolfi, riesce pian piano a riportare Sebastiano alla realtà. A sorpresa, le musiche che lo zio mette in bagno incuriosiscono il ragazzo. La passione per la musica classica è ciò che gli consente di esprimere tutto il suo mondo e di gestire il delirio.

Preziosi e Pandolfi al centro di un cast corale

cast completo mio fratello mia sorella
Il cast completo del film in prima tv su Canale 5 – Attori e personaggi

Non a caso, vien da dire, l’esibizione finale in teatro è insieme ad Emma, colei che lui dice di amare follemente. Poco prima, infatti, c’è anche la scena in spiaggia con la crisi di Sebastiano. Il ragazzo ripete con strazio la frase ‘Emma è mia’, mentre la struggente scena fa capire che anche chi soffre di una malattia mentale ha dei sentimenti, profondi e comunque reali. Questo è forse il punto ‘chirurgico’ del film del regista Roberto Capucci: dove inizia Marte e dove finisce la Terra?

Tesla e Nik sono due fratelli che si ritrovano

Quella di Mio fratello, mia sorella, film girato perlopiù a Roma e con diverse location anche davanti al Colosseo, è la storia di una famiglia che si ritrova con tutte le difficoltà nei rapporti umani e nella vita affettiva. Dopo l’arrivo dello zio Nik, ‘filosofo surfista’ e dopo vent’anni di nuovo in città per conoscere il contenuto del testamento del padre morto, Giulio Costa, Sebastiano migliora molto nell’andamento della sua malattia. Va al mare, mangia insieme agli altri, riesce a dialogare con tutti.

Il leit motiv del film su Canale 5 è Soprav-vivere

Nel film, però, c’è anche o soprattutto Tesla, l’attrice nel cast Claudia Pandolfi, agli antipodi rispetto al personaggio di Preziosi. Tesla, infatti, è una mamma completamente devota al figlio malato, ma che grazie a questa ‘terapia scenica’ riesce finalmente a riprendere in mano la propria vita. Quindi, c’è anche Nik, che nasconde il segreto di un tradimento del padre e che fa i conti con l’abbandono, il suo e quello degli altri. Ancora, c’è Caterina, Ludovica Martino, l’altra figlia che trova il suo rifugio nel camper lasciatole in eredità dal nonno. Infine, c’è Giada, Caterina Murino, una donna che non sa più che vita vuole e che, in quanto eterna traditrice, tradisce anche o soprattutto se stessa.

La recensione di Mio fratello, mia sorella da Netflix

Per concludere, questa recensione di Mio fratello, mia sorella fa di questo nuovo film in stile Netflix, RTI, Lotus-Leone Film Group una pellicola che sembra perdersi almeno un po’ nelle premesse iniziali. Tuttavia, la trama del film, complice anche il livello comunque buono di recitazione generale, decolla perlopiù nella parte centrale, anche fatta di scene crude, come anche il crollo emotivo di Tesla nella casa in comune con Nik e il rapporto complesso dello stesso Nik con se stesso, posto com’è dalla vita di fronte alla fuga e all’abbandono continui. Fuggire, sembra questo in definitiva il leit motiv e dunque la morale finale del film, non serve a nulla: vivere comporta comunque un enorme sforzo quotidiano.

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