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Pinuccio, inviato di Striscia la Notizia ‘volto’ di Rai Scoglio 24

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Alessio Giannone è il suo vero nome, Pinuccio quello con cui è conosciuto da chi segue Striscia la Notizia. Entra a far parte della famiglia del TG satirico di Canale 5 nel 2015, in seguito al licenziamento di Fabio e Mingo, con il ruolo di inviato, soccorritore dei problemi di cittadini.

Pinuccio, interagendo con il suo alter ego Sabino, attraverso il telefono, riceve la denuncia di casi irrisolti e problemi ambientali che affliggono il sud Italia. Parlando con Sabino e una fantomatica suocera, esprime commenti satirici su chi avrebbe dovuto occuparsi del problema e non l’ha fatto.

Accorre in aiuto, quindi, portando alla ribalta televisiva le varie problematiche e, con l’intento di farle sanare, va alla ricerca di enti o persone preposte alla soluzione, non risparmiando ulteriori attacchi satirici del misfatto.

Pinuccio e Radio Scoglio 24

Da diverso tempo, si occupa del Festival di Sanremo, puntando i riflettori su presunte discrasie nella gestione delle kermesse. Negli ultimi mesi, la sua genialità ha acquisito maggior forza nella creazione di Rai Scoglio 24, una parodia di Rai News 24.

Accompagnato da un bastone con in cima la testa di un simil cavallo, riferimento al più famoso di Viale Mazzini, veste i panni di un inviato di Rai Scoglio 24, appunto. Servizio dopo servizio, sciorina curiosità e retroscena che riguardano la TV di Stato.

Un approccio sfrontato, mai offensivo

Pugliese di origine, Alessio Giannone alias Pinuccio è attore, regista e youtuber. La popolarità arriva con la pubblicazione su YouTube prima e sui social poi di finte telefonate con politici. Da lì, il salto in televisione fino all’approdo a Striscia la Notizia.

La peculiarità di Pinuccio risiede nel suo approccio sfrontato, ma mai offensivo, che punta sui chiaroscuri delle vicende di cui si occupa. L’accento pugliese, volutamente marcato, conferisce al personaggio quell’aura da uomo comune che, senza malizia, pone domande alle stanze dei bottoni. Le sue non sono illazioni, ma domande che vengono poste con quel velo di simpatia al quale è impossibile resistere.

Sue le inchieste sul mondo televisivo, ma Pinuccio si occupa anche di ambiti più ampi. Lavora alla corte di Antonio Ricci da cinque anni, ma poiché di nefandezze l’Italia è piena, si può essere certi che il suo percorso sarà lungo e intenso.

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