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Concerto del Primo Maggio, l’assenza di polemiche fa bene agli ascolti

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concerto del primo maggio 2020 Gianna Nannini

Per la prima volta il Concerto del Primo Maggio è andato in onda da uno studio televisivo. Dopo l’apertura da una Piazza San Giovanni vuota, Ambra ha continuato a condurre lo spettacolo dal Teatro delle Vittorie, in solitaria. Gli artisti si sono esibiti con una nuova modalità, divenuta quasi familiare: contributi registrati in studio o nelle piazze vuote.

Fa un certo effetto assistere a una Gianna Nannini che apre le danze dalla Terrazza Martini di Milano, in cima a una città deserta e silenziosa. A farle compagnia, mentre suona il pianoforte, il tramonto all’orizzonte e il vento tra i capelli.

Gli artisti da soli nelle piazze vuote

Non ci sono i cori né i sorrisi delle migliaia di persone accorse a Roma per assistere alla manifestazione. Stavolta, ogni artista è solo con la propria voce, i propri strumenti e la propria band.

Da trent’anni la Festa dei Lavoratori e il Concertone vanno di pari passo, stavolta la televisione si è attrezzata per riscrivere lo spettacolo. Durante la messa in onda, su Twitter non sono mancati i commenti negativi. ‘Non è il Concerto del Primo Maggio. È un’altra cosa’, ‘Chiamatelo come volete, ma non Concertone’, e così via.

Un nuovo Concerto Del Primo Maggio

È vero, non è stato il Concerto del Primo Maggio. È stato qualcosa di più. Le esibizioni dei cantanti, soli, nelle piazze vuote o in uno studio deserto, hanno creato un’atmosfera intima, vicina, capace di smuovere le corde più profonde.

Ecco che una canzone come Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale non è più il tormentone di Sanremo 2018, bensì acquista un significato diverso. Importante.

Lo stesso dicasi di tanti altri contributi: La cometa di Haley di Irene Grandi, Ho amato tutto di Tosca, Bambini di Paola Turci, Viceversa di Francesco Gabbani, Dov’è de Le Vibrazioni, e così via.

L’abbraccio di Gianna Nannini

A rendere speciale e particolare il Concerto del Primo Maggio 2020, l’abbraccio di Gianna Nannini. A fine esibizione, si è alzata dallo sgabello e, davanti a una Milano vuota e ferita, ferita come tutta Italia, si è lasciata andare a un lungo abbraccio, quasi volesse abbracciare questo nostro Paese, in questo tempo sospeso, in attesa di momenti migliori.

Gli ascolti del Concerto del Primo Maggio 2020

Le nuove modalità del Concertone hanno fatto sì che, per il primo anno, le polemiche fossero pressoché zero. Caso più unico che raro.

Poiché si tratta ur sempre di un prodotto televisivo, i numeri vanno analizzati. Il Concerto del Primo Maggio 2020 ha raccolto su Rai3 2.264.000 telespettatori, pari all’8.7% di share. L’edizione dell’anno scorso si è fermata a 1.210.000, con il 5.7%.

Un milione, uno stacco enorme a distanza di soli dodici mesi. Questo dato induce a formulare qualche riflessione. La prima. Nonostante il Concertone sia sinonimo di appuntamento in piazza, il pubblico ha apprezzato la nuova formula. Il bisogno di adrenalina da sottopalco ha lasciato il posto all’emozione di un’esibizione raccolta.

La seconda. L’assenza di polemiche ha permesso di concentrarsi solo sullo spettacolo musicale, quindi sugli artisti che vi hanno preso parte. I pretesti per alimentare i contrasti non hanno trovato posto, nonostante il momento a dir poco critico per la quasi totalità delle categorie lavorative.

La terza. I telespettatori si sono, forse, stancati della formula tradizionale del Concerto del Primo maggio? A prescindere dalla risposta corretta, va dato atto alla RAI di aver messo in piedi uno spettacolo apprezzabile, in linea con il momento storico. L’assenza di polemiche e la riduzione all’osso dei discorsi retorici – che ogni anno vengono ribaditi dal palco di Piazza San Giovanni e puntualmente rimangono inascoltati – ha fatto sì che ci si concentrasse solo sulla musica. E sulle piazze vuote. Sulla realtà. Al di là di qualsiasi credo politico.

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