Attrice, conduttrice, produttrice, imprenditrice. Reese Witherspoon è tra le personalità statunitensi più prolifiche degli ultimi anni. L’ondata provocata dal Me Too ha scardinato le logiche hollywoodiane e ha acceso i riflettori sulle donne dell’Olimpo cinematografico. Per la prima volta, c’è stata voglia di ascoltarle e per la prima volta le donne di Hollywood hanno utilizzato il loro motto, Speak up, a loro favore. Per la prima volta, sono diventate solidali tra loro e hanno dato il via a un nuovo corso.
Reese Witherspoon è stata tra le prime ad alzare la voce contro lo scandalo Weinstein e contro il maschilismo imperante sulle colline di Los Angeles. A differenza di tante colleghe che, nel tempo, hanno proseguito la propria carriera senza lasciare un segno, la Witherspoon ha fatto sentire la sua voce. Aggiungendo nuovi tasselli a un percorso professionale già denso.
Reese Witherspoon attrice e produttrice
Con l’amica e collega Nicole Kidman produce Big Little Lies, pluripremiata serie TV che ha arruolato nel cast anche l’inarrivabile Meryl Streep. Con Jennifer Aniston produce The Morning Show, altro successo planetario.
Nel 2018 ha dato vita a una docu-serie da lei ideata e condotta, Shine on with Reese, disponibile su Netflix. Nove interviste a nove donne diverse, che si sono distinte per meriti professionali e personali.
La battaglia contro gli stereotipi
Il comune denominatore è la forza con cui queste donne hanno dovuto combattere contro gli stereotipi e i pregiudizi. Da Dolly Parton ad America Ferrera, tutte si raccontano puntando l’accento sulle difficoltà incontrate nella scalata al successo.
In ogni confronto a emergere non è soltanto l’intervistata, ma anche Reese Witherspoon. Una Witherspoon distante dall’immagine che l’ha resa famosa in tutto il mondo con Legally Blonde (La rivincita delle bionde). Il cliché, cioè, della donna bionda e stupida.
L’obiettivo è parlare alle donne e insegnare loro ad avere il coraggio di affermare le proprie idee e rispettare ciò in cui credono, che sia il colore dei capelli o le canzoni da inserire nel prossimo disco. Dolly Parton ricorda alle donne che non devono nascondersi dietro la scusa del ‘non ce l’ho fatta perché sono una donna. Se vogliono farcela, devono sacrificarsi e mettercela tutta’.
Shine On With Reese
America Ferrera, la celeberrima Ugly Betty, parla delle difficoltà vissute da bambina e di come ha impostato la propria vita. Da figlia di immigrati ad attrice di successo, spiegando quanto sia importante cambiare prospettiva per osservare il mondo con gli occhi migliori.
Concetti semplici, persino banali, ma necessari. Ed educativi. Specialmente in questo momento storico. Dal canto suo, Reese Witherspoon si apre al suo pubblico svelando che per tanti anni l’unico ruolo accessibile era quello della bionda scema, ça va sans dire.
L’incontro con queste donne forti fungono da esempio per chi ascolta. Una iniezione di forza e speranza. Un messaggio di positività e solidarietà femminile.
Reese’s Book Club
Non paga, la Witherspoon ha dato vita all’account Instagram Reese’s Book Club. Ogni mese sceglie un libro con protagonista una donna forte e lo commenta per i suoi follower. La lotta per la parità di genere, dunque, continua a essere portata avanti con capacità e tenacia. Un bell’esempio in quel di Hollywood. Un bel modo per non vanificare l’obiettivo iniziale del Me Too: alzare la voce e farsi sentire. Un bel modo di mostrare solidarietà femminile. Un bel modo per dare un significato concreto al motto del movimento, Speak up, senza scadere negli eccessi che rischiano di vanificare gli sforzi fin qui condotti.
