Sanremo 2022 è un vero trionfo. Amadeus batte ogni record di ascolti e porta in scena un Festival di tutto rispetto, mettendo a tacere ogni polemica. Per la prima volta dal suo arrivo alla guida della kermesse, infatti, qualsiasi potenziale focolaio di dibattito non si trasforma in falò. Ciò è reso possibile grazie ai risultati ottenuti in termini di share e di gradimento in senso lato, ma non solo.
Forse ci si è resi conto che Amadeus non è arrivato alla guida del programma più importante della televisione italiana per caso. Sin dall’annuncio della sua conduzione, nel 2020, ha dovuto affrontare scetticismo e occhi puntati, pronti a crivellarlo al primo passo falso. Parlando di Sanremo, per ‘passo falso’ si intende anche un sopracciglio alzato, una sillaba in più o in meno, una mano appoggiata sul fianco. Perché si sa, a Sanremo qualsiasi dettaglio, anche il più insignificante, se passato sotto la lente di ingrandimento può provocare uno tsunami.
L’assenza di polemiche
Nel 2020 e nel 2021 è stato travolto dalle polemiche, le più celebri: ‘il passo indietro’ del primo anno e gli ascolti del secondo. Alle polemiche Amadeus ha sempre risposto con il silenzio. ‘Non me ne curo’, la risposta standard applicabile a qualsiasi domanda in odor di tafferuglio.
Nel mentre, continua a lavorare a testa bassa e per Sanremo 2022 decide di non rivelare nulla di quel che sarà, se non lo stretto necessario, utile ad accrescere l’attesa. Stringe un unico sodalizio, quello con il TG1, a cui regala qualche anticipazione di forma, ma non di sostanza.
Una nuova fase per il Festival di Sanremo
Arriva martedì 1 febbraio, la prima delle cinque serate, ‘si accendono le luci qui sul palco’, come canta Venditti, ed è magia. Il silenzio di questi tre anni viene ripagato dalla qualità dello spettacolo confezionato. Per la 72esima edizione del Festival, il conduttore e direttore artistico inaugura una nuova fase della kermesse.
La musica riacquista lo spazio un po’ perso negli ultimi anni e l’offerta accontenta tutti. 25 Big, alcuni pezzi da 90 altri un po’ meno, amati da qualsiasi fascia di pubblico. I cantanti giovani seguiti da giovani sono tanti e l’azzardo si trasforma in una scelta azzeccata: Sanremo 2022 è seguito da un’altissima percentuale di giovanissimi che si aggiungono allo zoccolo duro. Un mezzo miracolo se si pensa ai discorsi sulla distanza tra TV e Paese reale, racchiusi nella frase ‘i giovani non guardano la TV’. Sarà anche così, ma Amadeus riesce ad avvicinare la platea più giovane al programma più istituzionale che ci sia.
Il Sanremo di Amadeus
Poi vi è il resto dello spettacolo, che deve spezzare la liturgia tra una canzone e l’altra e accattivare gli spettatori. Se, in un primo momento, la presenza di Fiorello poteva far pensare a un Sanremo 2022 fotocopia, è chiaro sin dalla prima serata che la musica è cambiata.
Amadeus vuole fare un bel Festival e ci riesce. I risultati arrivano e sono strabilianti. Inoltre, chiude le serate in anticipo rispetto alla scaletta e in anticipo rispetto allo scorso anno. Un’altra scelta apprezzata da pubblico e addetti ai lavori. A tale proposito, in conferenza stampa gli viene chiesto come mai abbia deciso di cambiare rotta rispetto a Sanremo 2021. Risponde: ‘Ascolto, esamino, imparo. Ho capito che non serve allungarmi e quindi vi ringrazio’. Una risposta che trasuda umiltà. L’umiltà che appartiene solo ai grandi.
Amadeus quater?
Non è dato sapere se vi sarà un Amadeus quater. Di sicuro, la strada tracciata da Amadeus è chiara: il Festival deve essere di tutti e per tutti, deve portare gioia e non vi può essere spazio per la noia e le polemiche. Così come non vi è spazio per una liturgia impolverata. Sanremo è stato svecchiato, inutile girarci attorno. E ad Amadeus va riconosciuto il merito di aver costruito un grande show che verrà replicato nei prossimi anni.