X Factor 2020, senza i Melancholia perde il programma

Attacchi e delusioni a X Factor 2020: l’eliminazione dei Melancholia scatena l’ira funesta di Manuel Agnelli, e non solo. Il giudice è furibondo, non partecipa più, si isola. La tensione è alta. Hell Raton meglio non proliferi parola, Mika sdrammatizza. Dimentico qualcuno? Emma, che omaggia le donne con un monologo iniziale. La puntata prometteva bene, ma l’inferno non ha tardato a scatenarsi. Peccato, a perdere è il programma.

Si pensava a un finale diverso

Doppia eliminazione nel quinto live in onda giovedì 26 novembre su Sky Uno. Un’edizione, questa, che si salvava per pochi(ssimi) elementi capaci di portare performance visionarie e spettacolari su un palco che richiede provocazioni. Eppure, al termine della prima manche accade un fatto incredibile che ribalterà l’entusiasmo.

Al ballottaggio vanno Naip e i Melancholia. Qualcosa non quadra, i giudici sono in difficoltà, il pubblico incredulo. Melancholia eliminati. Situazione surreale che si tramuta in tragicomica guardando le espressioni dei protagonisti. Alessandro Cattelan avrebbe preferito strappare quella busta, per ricominciare. Agnelli, avesse potuto, sarebbe uscito dal programma con la sua band. Benedetta sorride, quasi a voler dire ‘Ma è uno scherzo?‘.

Poi Naip, poverino. La sua tenera incredulità potrebbe essere un buon motivo per lenire il dolore. Il suo talento artistico tanto stravagante quanto profondo è stato premiato – unica nota positiva della puntata – perché quel palco ha bisogno di forti personalità. Ma allora come mai i Melancholia sono stati eliminati?

Il pubblico è sovrano, sempre

La storia dei talent ci insegna che il pubblico è corte suprema. E gli artisti, disarmati e ammaccati, pendono dalle loro impavide – e incomprensibili – decisioni. Decisioni no sense dettate talvolta da una superficiale visione del cantante, confinata a un gusto personale immaturo e forse fin troppo mainstream. Forse perché, così abituati, noi italiani non siamo pronti ad accettare grandi rivoluzioni. Ecco perché Blind e Martina resistono più dei Melancholia. O anche di Blue Phelix, aggiungo io.

Ne segue una puntata insipida dettata dall’indifferenza di un Manuel ammutolito che palesa il proprio malumore – comprensibilissimo – giudicando con ironia e superficialità gli altri concorrenti (beh, c’erano Martina e Mydrama, come biasimarlo!). Il menefreghismo del leader degli Afterhours davanti a tanta ignoranza e incomprensione musicale è condivisa da molti. E su Twitter si scatena l’inferno, di nuovo.

Ma la parte più divertente è che poi, aprendo e leggendo i vari social network, si scopre che il pubblico è altrettanto sconvolto e chiede giustizia per un’eliminazione non condivisa: ma non sono loro gli stessi che votano? Qualcosa, come al solito, non quadra.

Manuel era già partito col piede di guerra

Già all’inizio della puntata Manuel si è rivelato insofferente e pungente, quasi come se prevedesse il tragico epilogo. Dapprima la decisiva, ma intelligente, ‘arroganza’ nel presentare i suoi artisti, poi gli attacchi post esibizione. E ci va di mezzo Hell Raton, con il quale si scatena un pesante battibecco che proseguirà per l’intera puntata.

Mika esprime un giudizio personale sulla prima esibizione dei Little Pieces of Marmolade, Manuel interviene senza esitazione prendendosi la parola. Emma ride, questa volta preferisce rimanere in silenzio visti gli attacchi della scorsa puntata. Hell Raton chiede a Manuel se ha bisogno di un ‘disegnino’ per capire ciò che ha da dire. La tensione è alle stelle.

Grazie, Melancholia

Il momento che vale l’intera puntata di X Factor avviene durante l’Hot Factor. I Melancholia tornano sul palco e urlano in faccia a tutti – nessuno escluso – il loro estremo talento, la loro fame, la loro rabbia. Un’esibizione da brividi, che rimarrà impressa nell’archivio del talent show.

Perché quegli occhi infuocati Benedetta non si dimenticheranno facilmente. E che qualcuno inizi a pentirsi per aver decretato la fine artistica della 14esima edizione di X Factor.