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Yari Carrisi contro Barbara D’Urso, una triste pagina social

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Si dice che i momenti difficili aiutino a mettere da parte i livori. Capita, invece, di assistere a sfoghi via social decisamente fuori luogo e a farne le spese è, ancora una volta, il pubblico, inerme spettatore delle nevrosi altrui. Il protagonista di questa storia è Yari Carrisi, il quale ha dato il via una triste pagina social.

L’invettiva contro Barbara D’Urso

Nella giornata di martedì 21 aprile, sul suo profilo Instagram ha pubblicato una story con il seguente testo: ‘La D’Urso deve morire’. La notizia è immediatamente rimbalzata sui social, al punto che qualche ora dopo ne ha aggiunta un’altra, specificando che il messaggio non era riferito alla conduttrice Mediaset, bensì ai programmi che conduce.

‘È ovvio che mi riferisco al programma e non alla persona fisica che ha dato il nome al programma’, chiarisce. ‘Il tipo di show che non aiuta a vivere meglio, ma è cattivo ed ignorante e si approfitta della gente e delle sventure delle persone, ed è ora di relegarlo al passato’.

Poi rincara la dose: ‘Da anni si è propagato in tutte le case d’Italia come un virus ed è ora di chiudere il flusso negativo che emana’.

La rettifica

Infine, la rettifica del messaggio iniziale: vivente, ma esclusivamente augurarmi/ci la fine di un programma che ritengo dannoso’.

Le considerazioni di Yari Carrisi, scevre dall’esclamazione francamente orripilante di cui sopra, potrebbero persino essere plausibili e condivisibili. Un programma televisivo può piacere, come non piacere. C’è chi ama i jeans, chi le gonne; chi il gelato, chi la pizza. Il mondo è bello perché è vario.

Yari Carrisi rinnega il passato

C’è un però. Yari Carrisi non è un semplice telespettatore infastidito da Barbara D’Urso, rectius dai programmi che conduce. No, perché Yari Carrisi è stato ospite di Barbarella più di una volta, sia in studio sia in collegamento da Cellino San Marco. Inoltre, ha anche ricoperto il ruolo di inviato per Domenica Live e, dopo la sua partecipazione a Pechino Express, ha rilasciato un’intervista in compagnia di Naike Rivelli, ai tempi sua compagna.

L’attacco di Yari contro Pomeriggio 5 risulta, dunque, a dir poco inopportuno. Qualunque sia la ragione che ha provocato cotanto livore, un simile comportamento non è giustificabile. Non solo per una questione di rispetto, ma anche per una questione di coerenza.

La liturgia dei programmi condotti da Barbara D’Urso è la medesima da diversi anni e da diversi anni la saga dei Carrisi trova spazio all’interno degli stessi.

Abbassare i toni

Si è liberi di esprimere un giudizio, positivo o negativo che sia, ma in questo momento difficile, in cui si predica il rispetto verso l’altro, la ricerca del proprio equilibrio, l’abbassamento dei toni su tutti i fronti, un nota suonata così forte risulta stonata.

Utilizzare i social network per un’invettiva di questo genere è un’arma rischiosa perché autorizza mandrie di haters a scatenarsi e a riversare la propria frustrazione nei confronti ora di uno ora dell’altro.

Si è sempre in tempo per cambiare idea, per rendersi conto di non appartenere a un determinato contesto e decidere di scendere dalla giostra. L’importante è farlo in silenzio.

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