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Le Iene, la televisione sperimenta nuove formule

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Mentre la tv si ferma a causa dell’emergenza sanitaria, Le Iene tornano su Italia1 con una formula rinnovata e scrivono una nuova pagina di televisione. Dopo la sospensione dello scorso 8 marzo, in seguito alla positività al COVID-19 di uno degli inviati, martedì 21 aprile la trasmissione è andata in onda con la conduzione di Giulio Golia, Filippo Roma e Matteo Viviani.

La nuova formula de Le Iene

La nuova formula non riguarda la liturgia del programma, bensì le modalità di conduzione. Nei giorni precedenti la messa in onda, Mediaset aveva anticipato che non ci sarebbe stato il classico studio e che i tre avrebbero condotto da differenti postazioni. Così è stato, ma l’effetto visivo è sorprendente.

Golia, Roma e Viviani hanno condotto da tre postazioni diverse, collegati da un auricolare, ma la resa televisiva non ha lasciato trasparire il ‘trucchetto’. La tecnologia è venuta in soccorso e, grazie a un semplice videomontaggio, i tre sembravano seduti uno accanto all’altro e i telespettatori hanno potuto seguire gli interventi in studio senza accorgersi del furbo accorgimento. Un’idea semplice, forse persino banale, ma che nessuno aveva ancora applicato e che potrà facilitare le conduzioni corali.

La crisi accende la creatività

Un esperimento riuscito che induce a riflettere. Davanti a un’emergenza sanitaria che non consente di lavorare a stretto contatto e obbliga a introdurre una serie di precauzioni, ecco che c’è chi cerca una soluzione per aggirare l’ostacolo. La crisi accende la creatività e accentua la sperimentazione.

L’esperimento de Le Iene potrebbe rivelarsi un’ottima idea di cui gli altri programmi potranno beneficiare. Il settore audiovisivo ha subito un violento stop, su tutti i fronti: cinematografico, musicale, televisivo.

L’idea di Davide Parenti non potrà essere applicata a tutte le situazioni, ma può fungere da spunto per la ripartenza. La nuova formula de Le Iene dimostra che la televisione è anche un insieme di regole non scritte, di salti nel buio, di sperimentazione, di tentativi.

La tv dei prossimi mesi

Pensare che tra qualche mese i talk show tradizionali torneranno ad avere il pubblico in studio e gli ospiti seduti uno accanto all’altro è azzardato. Ci si augura che l’emergenza finisca al più presto, ma si va a tentoni e ne avremo almeno fino a fine estate. Ciò significa che la prossima stagione televisiva dovrà essere ridisegnata, non solo in termini di contenuti, ma anche di modalità.

S è già iniziato a sperimentare con i collegamenti via tablet, utilissimi ma distanti dall’idea di televisione tradizionale; l’aspetto positivo è che, come in tutte le situazioni di crisi, si fa di necessità virtù e il pubblico sembra essersi abituato a questa nuova dimensione.

La formula introdotta da Le Iene compie un passo in più. Non resta che trarre ispirazione.

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