Home TV Conduttori Marco Liorni, da Caronte del GF a Re Sole di Reazione a...

Marco Liorni, da Caronte del GF a Re Sole di Reazione a Catena

Nel 2021 il conduttore di tanti programmi Rai e Mediaset ed ex inviato del Grande Fratello e Verissimo taglia il traguardo dei 25 anni di carriera

0
marco liorni reazione a catena 2021 rai 1

In 25 anni di carriera Marco Liorni è passato da inviato-Caronte del Grande Fratello a conduttore-Re Sole di Reazione a Catena. Ad oggi, a distanza di oltre un ventennio dal suo esordio in tv, il presentatore si ritrova, con merito e fortuna, alla guida del popolare gioco estivo di Rai 1.

Dal Grande Fratello a Reazione a Catena

Dopo il debutto in televisione, nel 1996 come inviato di Verissimo su Canale 5, già dalla metà degli anni 2000 Marco Liorni ha cominciato a liberarsi dalla percepita etichetta tv di ‘eterno secondo’. Il ruolo a latere di co-conduttore si è infatti ben presto trasformato – anzi, presto non troppo – in una meritata presenza in tv alla conduzione di programmi di punta.

Il conduttore deve sicuramente tanto alla popolarità raggiunta grazie al Grande Fratello. Proprio lui che non fa mai trapelare molto sulla sua vita privata, per 7 anni, dal 2000 al 2007, ha svolto il compito di Caronte del capostipite di tutti i reality show. Ha infatti a lungo traghettato concorrenti sconosciuti nella Casa più conosciuta d’Italia e ne ha raccontato le storie di vita. Una passerella più sostanziale che fatta d’apparenza!

La cifra stilistica di Marco Liorni

Del resto, al GF fu angelo custode di ambizioni personali e lavorative dei vari partecipanti al reality, senza però mai rendersi a sua volta troppo protagonista, tanto più di scivoloni in diretta tv o di uscite sopra le righe. Una cifra stilistica, che oggi ritroviamo anche a Reazione a Catena, dove Liorni appare sia convincente conduttore del quiz sia equilibrato compagno di giochi dei concorrenti. Non senza anche dosare il bastone della tensione di gioco alla carota dell’empatia. Un mix di qualità che di certo non sfuggono allo sguardo attento dei telespettatori di Rai 1.

I 25 anni di carriera di Marco Lironi

Uno stile in qualche modo rintracciabile nel corso di tutta la sua carriera. Anche quando ha lasciato Mediaset dopo anni di Grande Fratello e nel 2009 ha esordito in Rai come inviato de I sogni son desideri su Rai 1. Mai un commento fuori posto. Mai considerazioni critiche verso quella Tv che a volte dà e a volte toglie.

Dal 2011 in poi, sono quindi arrivate le grandi occasioni di mamma Rai. Prime su tutti, il test riuscito di Estate in diretta con Lorella Landi (a proposito: che fine ha fatto?) e la promozione in autunno con Mara Venier a La Vita in Diretta. Dunque, la ritrovata Cristina Parodi alla guida del contenitore pomeridiano di Rai 1 e la nuova occasione in prima serata con Paola Perego ed Il Dono. Infine, i nuovi programmi – scommessa: Italia Sì (dal 2018 ad oggi) e appunto il sudato debutto a Reazione a catena (dal 2019).

Marco Liorni, volto tv granitico e rassicurante

Professionalità, morigeratezza, toni contenuti, alcune volte scambiati – forse erroneamente, anche dagli addetti ai lavori – per mancanza di identità e di personalità televisiva. Al contrario, sono tutte qualità che Liorni può vantare (anche se non lo fa!) in quanto granitico volto tv rassicurante.

Separato alla nascita da Fabrizio Frizzi?

Una rassicurazione che a tratti fa pensare a Fabrizio Frizzi. Per certi versi, infatti, i due conduttori tv si somigliano; a volte, Marco Liorni sembra separato alla nascita dal compianto presentatore Rai. Mai sopra le righe, dicevamo, anche quando la Tv sembra non ricambiare quello sforzo fatto di tanti programmi e di tante ore di diretta.

Insomma, una sorta di Eredità tv di Frizzi che, forse, non a caso – in questo complicato 2021 – ha finito per sugellare i 25 anni di carriera del conduttore. Dopo il triennio d’oro a Reazione a catena, che sia arrivato anche il tempo di nuovi programmi in autunno?

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version