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The Prom, su Netflix tripudio di star nel musical targato Murphy

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Su Netflix è arrivato uno dei film più attesi: The Prom, il musical di Ryan Murphy che annovera un cast d’eccezione. Meryl Streep, Nicole Kidman, James Corden e Andrew Rannells. Disponibile dall’11 dicembre, è la storia di una ragazza di sedici anni discriminata perché gay.

La trama di The Prom

Dee Dee Allen e Barry Glickman, interpretati rispettivamente da Meryl Streep e James Corden, sono due attori di successo in quel di Broadway, alle prese con un sonoro fiasco che rischia di distruggere le loro carriere. Insieme a Angie e Trent (Nicole Kidman e Andrew Rannells), decidono di sposare un’importante causa sociale che li possa riscattare. Partono, così, alla volta dell’Indiana in soccorso di Emma (Jo Ellen Pellman), ma non saranno rose e fiori.

La comunità è chiusa nei confronti degli omosessuali, li considera peccatori e li estromette dalla vita pubblica. Ciò che non vedo non esiste, dunque se non vedo i gay, automaticamente non esistono e potremo dormire tutti sonni tranquilli. Questo lo stigma che attraversa il film.

Dopo essere stata sbattuta fuori di casa dai genitori, Emma si ritrova adesso a dover combattere una nuova battaglia: distruggere ogni tabù e andare al ballo di fine anno con la sua fidanzata. La scuola, in particolare l’associazione dei genitori (presieduta da una eccellente Kerry Washington), non è disposta a cedere; piuttosto minaccia la cancellazione del ballo. A ciò si aggiungono le resistenze della fidanzata a fare coming out e a vivere la loro storia alla luce del sole.

La missione dei quattro consiste nel convincere la scuola a non discriminare Emma, ma l’impresa si rivela più difficile del previsto e, alla fine, ciascuno dei protagonisti dovrà fare i conti con sé stesso.

La firma riconoscibile di Ryan Murphy

The Prom è un musical che rivela, sin da subito, il tocco di Ryan Murphy. I dialoghi, la fotografia, la regia rispecchiano il suo stile. Il cast è semplicemente perfetto. Meryl Streep è credibile nei panni dell’egocentrica e esuberante Dee Dee Allen. Certo, con la Streep si vince facile, non vi è mezzo ruolo in cui ella non risulti credibile, ma nonostante la sua caratura, non stona con il resto del cast.

Nicole Kidman dà prova di essere bravissima anche nei musical. Vederla ballare riporta alla memoria quel capolavoro di Moulin Rouge e, in poche mosse, cattura l’attenzione di chi osserva. Poi, vi è la vera rivelazione: James Corden.

La rivelazione James Corden

Il conduttore inglese capace di conquistare i riflettori mondiali grazie al fortunatissimo Carpool Karaoke, da qualche anno è sbarcato negli Stati Uniti con il suo The Late Late Show with James Corden. In passato ha recitato sia al cinema sia in televisione, dunque non è un esordiente, tutt’altro.

The Prom, però, è la sua vera prova del nove. Interpreta il ruolo di un ragazzo dell’Ohio, recita in americano e dà prova di grandi doti attoriali. Il suo Barry è forse il personaggio più complesso di tutto il film e chissà che non sia l’alter ego di Murphy. Ripudiato dalla famiglia a sedici anni perché gay, si ricostruisce a New York, ma, nonostante il successo, le ferite tardano a rimarginarsi e la sofferenza è sempre in agguato.

Un’interpretazione intensa, straordinaria. Dal primo all’ultimo minuto in scena, Corden non ha nulla da invidiare alle colleghe di lungo corso e c’è da scommettere che The Prom sia solo l’inizio di una lunga ascesa.

Le critiche

L’arrivo di The Prom su Netflix è stato preceduto da una certa attesa, tradottasi poi in giudizi contrastanti. Al centro della disputa, la leggerezza con cui Murphy affronta la questione gay. Il film è un tripudio di colori accesi misti a quintali di paillettes, non proprio sobrio, ma in perfetto stile Murphy.

La causa gay, la lotta contro la discriminazione, è portata avanti con leggerezza. L’elemento dramma non manca, ma è servito su un piatto a tinte pastello; le sfumature grigie non fanno parte del racconto, neanche nei momenti più difficili.

Il film lancia un messaggio importante in chiave di commedia, prerogativa del suo autore. The Prom, quindi Ryan Murphy, sensibilizza su un tema importante con le due armi che gli sono proprie: la leggerezza e il musical. E riesce nel suo intento, nonostante le critiche.

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