Home TV Troppi talk show politici in TV, sono davvero utili?

Troppi talk show politici in TV, sono davvero utili?

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talk show politici dritto e rovescio

La televisione è una forma di intrattenimento economica e facilmente accessibile a tutti. È relax, è divertimento, è approfondimento, in una certa misura – qualche volta – è anche educativa. Con la sua variegata programmazione, negli anni, è stata in grado di soddisfare il palato di milioni di telespettatori. Oggi, però, è ancora così?

Scorrendo i palinsesti dei canali televisivi, si rileva che vi è un ventaglio di programmi, uno l’emulo dell’altro. Cambia rete, cambia il conduttore o la conduttrice, ma non cambia la tipologia. Spesso, trattano gli stessi argomenti nella medesima fascia oraria.

Talk show troppo simili

Troppi programmi uguali con tanti opinionisti – le sanno tutte! Ferrati su tutti gli argomenti, tuttologi da Premio Nobel! – che vagano da una poltrona all’altra, esprimendo con certezza assoluta la propria opinione.

Troppi programmi ripetitivi, che portano il telespettatore alla saturazione, lasciandolo spesso più confuso che persuaso. Nel panorama televisivo odierno, ad esempio, vi è un surplus di talk show politici che, passo passo, come una macchia d’olio, vanno sempre più espandendosi.

Una quantità incredibile di programmi in onda a tutte le ore del giorno, dall’alba a notte fonda, sette giorni su sette. Iniziamo appena svegli con Coffee Break poi L’Aria Che Tira, Agorà, Tagadà, Otto e Mezzo, #Cartabianca, DiMartedì, Piazza Pulita, Stasera Italia, Quarta Repubblica, Fuori Dal Coro, Mezz’ora in più, Dritto e Rovescio. Poi, ancora, Non è l’Arena e a notte fonda arriva Porta a Porta, non considerando gli altri programmi che, tra un’intervista e un approfondimento, ospitano in passerella il politico di turno.

Un format economico

Quali benefici traggono le reti televisive a ingollare i telespettatori col rischio di saturarli? Bene, c’è da dire che il talk show politico è un pilastro per i palinsesti. È un format economico, di facile scrittura, che raggiunge milioni di telespettatori e riesce a tenere alto l’interesse della platea, servendo insulti, litigi e risse, non arrivando mai a focalizzare l’argomento di discussione.

La Politica parla dal talk show

Inoltre, i talk show di questo genere avranno vita molto lunga. Ci saranno sempre dei politici disposti a essere ospitati per litigare, urlare, dire tutto e il contrario di tutto, chi se ne frega!

Essi sono certi di raccogliere numerosi consensi, grazie alla vasta visibilità che il piccolo schermo garantisce. Non importa se ciò che dicono sia vero o meno, l’importante è esserci. Non importa se si prevarica verbalmente l’uno sull’altro, se ci si accapiglia. benvenuti nel girone del trash televisivo.

In fin dei conti, la domanda reale è: questa abbondanza di talk politici giova alla stessa politica? Alla lunga, stancherà il telespettatore? Ai posteri l’ardua sentenza.

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