Il professore e il pazzo arriva in prima tv su Canale 5. Il film con Mel Gibson e Seann Penn nel cast verrà trasmesso da Mediaset stasera, mercoledì 16 agosto 2023. A partire dall’orario d’inizio delle 21.14, la pellicola diretta dal regista P.B. Sherman si potrà vedere per la prima volta in chiaro, nonché in live streaming su Mediaset Infinity.

Il professore e il pazzo in prima tv su Canale 5

Ambientata in Inghilterra, nel XIX secolo, più precisamente nell’anno 1879, la trama de Il professore e il pazzo è ispirata da una storia vera. Tale storia, infatti, coincide con le mirabolanti vite dei due personaggi principali del film, interpretati dai suidicati attori-Premi Oscar. L’attore di Braveheart interpreta il personaggio del signor James Murray, un colto autodidatta, non laureato. Il principale interprete di Mystic River, invece, recita nella parte di William Chester Minor, un uomo dichiarato infermo di mente, dopo che ha ucciso un innocente.

Il trailer del film con Mel Gibson e Sean Penn

Nel cast ci sono due attori – Premi Oscar

Tra frasi famose tratte dai libri di John Milton, scene ad alto gradiente ispirate dal libro di Simon Winchester e insight tra malattia e genio, le storie di Murray e Minor si rivelano legate da un comune impegno. La trama vera e propria del film, infatti, consiste in un’avventura straordinaria che mira a realizzare il primo Oxford English Dictionary.

La trama e il finale de Il professore e il pazzo

Tuttavia, i colpi di scena non mancano. Nei minuti finali de Il professore e il pazzo, infatti, chi guarda il film viene a sapere della morte dei due protagonisti. Murray muore prima che l’opera venga completata, fermandosi alle parole «turndown» e «vywer», mentre Minor, una volta uscito dal manicomio criminale, viene portato in un ospedale psichiatrico, dove ottiene una diagnosi di schizofrenia.

La recensione del film e dov’è ambientato

Per il resto, considerato un bel film, in diverse recensioni*, Il professore e il pazzo può contare non soltanto su un finale riuscito, ma anche su una storia ad alto potenziale narrativo e su un cast importante, peraltro impreziosito dall’attrice Natalie Dormer. Nel film, infatti, quest’ultima recita nella parte di Eliza, la vedova dell’uomo ucciso dal ‘folle’. I due si innamorano e anche l’amore tra la vedova e l’assassino trova spazio nella trama. Tanto è vero che una delle frasi che si possono ascoltare nella pellicola è: «Se è amore, allora ama». Tuttavia, proprio tale passaggio appare non così semplice da ‘digerire’ per lo spettatore: la donna, in lutto per la perdita del marito, finisce per amare la persona-animale che glielo ha portato via.

Qual è il significato ultimo per chi lo guarda

Sono, forse, però, alcune scene, più di altre, a far riflettere chi guarda. C’è, infatti, la scena della gamba infilzata dal ferro. Dotato di una sega, Minor salva la vita ad una guardia della struttura carceraria (l’uomo blocca l’emorragia, tagliando uno degli arti inferiori). Sembra un gesto folle, probabilmente lo è, ma la dura realtà – gestita dal ‘pazzo’ – prende il sopravvento e fa sopravvivere il malcapitato.

Ci sono, poi, le scene che rappresentano vere e proprie crisi psicotiche. Minor, infatti, si mutila gli organi genitali. Tale gesto violento si può intendere come una punizione auto-inflittasi dall’uomo, in quanto ama la donna di colui che ha ucciso (la frase-ammissione pronunciata dal diretto interessato nel film è: «Ho rubato la moglie al morto»). Ma c’è anche la persecuzione mentale che trae origine dal trauma della guerra vissuta. L’uomo si auto-lesiona il viso e si strappa i peli dal naso, senza accorgersi che niente di tutto questo è reale (o quasi).

Tante le scene e le frasi tra realtà e pazzia

E, ancora, ci sono le scene di realtà che sembrano follia. Vedi la povertà vissuta dai più piccoli a casa della vedova. Quest’ultima prova a prostituirsi per strada e viene maltrattata da un uomo di passaggio. Il botta e risposta in carcere tra Murray e Minor alimenta l’amicizia tra due uomini, così lontani, così vicini. In questo senso, nella pellicola, trovano spazio anche altre frasi famose, come «L’uomo affila il volto del suo compagno» e «Supplice, nel pianto, stava la coppia…».

Le parole come descrizione della vita reale

Quindi, la scena, tra quelle finali, in cui Minor viene indotto a vomitare di continuo, prima che l’uomo entri in catalessi. Tale scena apre anche ad una riflessione sui metodi del tempo, per la cura delle malattie mentali. Si assiste, cioè, ad una messa in discussione del modello medico di presa in carico della persona. Conseguentemente, chi guarda da casa può anche ragionare sulla validità di una graduale, maggiore importanza della relazione con l’Altro nel recupero dei ‘pazzi’.

Il racconto del legame tra trauma e psicosi

In definitiva, si assiste ad una riflessione più ampia sull’uso della parola e del dialogo, da intendersi come strumenti di aderenza al reale, di capacità descrittiva delle ‘cose del mondo’ e di condivisione della vita insieme agli altri, ossia tra importanza dell’etica nei trattamenti della malattia più in generale, rispetto dovuto verso ogni singola vita e non senza la forza muovente e rigenerante dell’amore, dell’amicizia e della com-passione, tutti posti a traino delle relazioni che ri-danno senso alla vita stessa (dove il significato della parola danno, a volte, sta anche per danneggiamento esistenziale). Insomma, tutto spiegabile (o quasi) con quel rapporto denso tra parole e significato, con la (con)fusione tra realtà e cosiddetta pazzia (una costante nella trama de Il professore e il pazzo) e con il legame (che nel film pur emerge, anche grazie alla bravura degli attori nel cast) tra trauma, lutto e psicosi.

Note in articolo:

*Su MyMovies il lungometraggio viene definito «per nulla piatto», mentre da Coming Soon parlano di «uno stile moderno». Ancora, la recensione de Gli Spietati si sofferma sui personaggi del film, «sempre pedinati e al centro dell’inquadratura». Infine, tra gli altri, Cinematografo rivolge l’attenzione sul tema, almeno un po’ «trascurato», della caccia alle parole da parte dei due protagonisti.

Foto in apertura: dalla guida tv ufficiale di Mediaset

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