L’aspetto più importante di Noi siamo leggenda è il concetto di sopravvivenza. Non a caso questa recensione della nuova serie tv, diretta da Carmine Elia, targata RaiFiction e PrimeVideo e con nel cast una brillante Claudia Pandolfi, unitamente ad altri giovani attori che non passano inosservati, riflette sulla riuscita opportunità di mettere a disposizione, di chi la guarda il mercoledì sera su Rai 2 o in streaming su Raiplay, una trama fatta di realtà ed anche di surrealtà, nel senso di reale alternativo alla vita, soggetta al cambiamento, alla rivoluzione.

La recensione di Noi siamo leggenda

Se la serie Noi siamo leggenda ha un senso, quest’ultimo è quello che nella vita di tutti i giorni, anche o soprattutto dopo una tragedia e/o un evento che determina un prima e dopo nell’esistenza di ognuno, è necessario imparare a reagire, dando un significato inedito alle cose, in parte con l’elaborazione del lutto e per la restante parte con la cosiddetta resilienza, ossia quel talento – si badi da allenare giorno dopo giorno – di rideterminarsi al centro di tutto, così da evitare di subire il peso del mondo.

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Nella nuova serie su Rai 2, Claudia Pandolfi interpreta il personaggio di Simona, la zia del protagonista Massimo.

Nel cast una brillante Claudia Pandolfi

Da qui appare logica anche la descrizione dei personaggi chiave di Noi siamo leggenda, visti nella loro attitudine ‘super poterica’, se così si può dire. C’è, infatti, il protagonista della serie, Massimo, interpretato da Emanuele Di Stefano, che, dopo la perdita improvvisa della madre, sviluppa il potere dell’auto-combustione; in sostanza, quando si arrabbia, è in grado di fondere qualunque cose usando le mani. C’è, poi, il potere di Jean, ossia un sempre più bravo Nicolas Maupas, che, per sfuggire alle vessazioni, si accorge ben presto che le sue ferite – chissà se anche quelle dell’animo – si rimarginano con assoluta facilità. Quindi, anche spazio al potere di Lin, per cui l’attrice nel cast che la interpreta è Giulia Lin, potere che, forse, si presenta come quello tra i più interessanti, in quanto coincide con la capacità di diventare a tutti gli effetti qualcun altro.

Se, però, tocca essere sinceri fino in fondo (e Noi siamo leggenda lo insegna), tra i super poteri che appartengono ai protagonisti della serie ce ne sono anche altri due davvero invidiabili: quello di Andrea, malato di cuore, interpretato da Milo Roussel, il quale toccando gli altri riesce a salvarli, salvo poi, però, rischiare la morte, nonché quello di Greta, l’amica di Jean, interpretata da Sofya Gershevic, il cui potere è quello di tornare indietro nel tempo, in qualche modo anche riuscendo a cambiare i fatti che le sono accaduti. Del resto, chi non lo vorrebbe? Non è forse il super potere ancora oggi più ambito?

La trama tra normale e surreale

Tuttavia, di Noi siamo leggenda, al di là di questa capacità di racconto, davvero molto credibile, agli occhi di guarda, della realtà come surrealtà, rischia di piacere molto al pubblico a casa (sic!) anche questa riuscita narrazione della normalità, che trova sede nei restanti personaggi della serie tv che non dispongono di super poteri. Su tutti: Marco, interpretato dall’attore nel cast Giulio Pranno – chi non lo conosceva prima d’ora lo sta apprezzando molto per il suo stile spontaneo di recitazione -, come pure Simona, la zia da cui vive il protagonista Massimo dopo la morte della madre, interpretata da Claudia Pandolfi. In quest’ultimo caso, infatti, ne viene fuori una Pandolfi a tratti sublime, nel suo essere in grado di restituire ai telespettatori della serie tutta la difficoltà evidente di una donna senza super poteri, senza potere su nulla o quasi, vien da dire finanche senza troppe possibilità di vita.
Per il resto, questa recensione si conclude con una menzione speciale per Gaetano Bruno, attore già risultato credibile nel suo personaggio ne La porta rossa su Rai 2 e che ora si ritrova piacevolmente in questo nuovo ruolo a metà tra padre esigente di Jean (Maupas), marito che non ascolta mai e imprenditore con almeno un po’ di coscienza (a differenza di chi gli sta intorno).
Insomma, più che (il) Mare fuori (vista anche la presenza di diversi attori e attrici che vi recitano; vedi anche Giacomo Giorgio, or ora nei panni del fidanzato poco ribelle), verrebbe da dire che questa nuova serie tv prodotta da Fabula Pictures racconta il (complesso) mare (di vita) dentro (ciascuno dei protagonisti).

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