Melania Trump definita ‘escort’ su Rai 1, anche questo è Servizio Pubblico?

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Nel giorno dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, a Unomattina va in scena un siparietto da brividi che riguarda Melania Trump. Il giornalista e scrittore Alan Friedman definisce la ex First Lady USA ‘escort’. Sì, proprio così: escort. ‘Trump si mette in aereo con la sua escort, con sua moglie’, dice. Una frase chiara, univoca, che non si presta a interpretazione.

Davanti a questa affermazione, Monica Giandotti ridacchia, Marco Frittella tace. Monica Maggioni, ospite in studio, non reagisce. Solo alla fine del blocco, probabilmente allertata dagli autori, la Giandotti riprende Friedman, ma in modo bonario, quasi intimidita‘Posso dire una cosa ad Alan? Sei stato molto duro con Melania. Insomma, io  lo rimarco perché poi comunque insomma, hai detto una cosa un po’ forte’.

Un ospite definisce escort la moglie dell’ex Presidente degli Stati Uniti e la padrona di casa, anziché prendere le distanze e bloccare l’intervento sul nascere, prima sorride, poi gli fa notare che è stato ‘un po’ forte’ con tono quasi imbarazzato e riverente.

Tutto questo va in onda su Rai 1, la rete ammiraglia, in quello che dovrebbe essere il tempio del servizio pubblico italiano. A colpire non è solo la gravità della affermazioni sulle quali i padroni di casa non intervengono, ma anche la gestione della vicenda.

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Unomattina e Detto Fatto, due pesi e due misure

Poco meno di due mesi fa, un altro programma Rai, Detto Fatto, è stato travolto dalle polemiche per aver mandato in onda un tutorial definito sessista, offensivo nei confronti delle donne, persino complice della violenza sulle donne.

Per il factual di Rai 2 condotto da Bianca Guaccero è arrivata la sospensione, la conduttrice si è subito scusata pubblicamente, ma il popolo chiedeva giustizia a gran voce. Quando la dirigenza di viale Mazzini ha concesso il ritorno in onda, la Guaccero ha nuovamente chiesto scusa, mettendoci la faccia.

Facciamo questo parallelismo perché è lampante che ci siano due pesi e due misure. A prescindere dalle conseguenze per i conduttori di Unomattina, che un richiamo lo meriterebbero comunque, colpisce l’indifferenza dell’opinione pubblica.

Lotta contro le discriminazioni, parità di genere, gender gap, condizione della donna. Sono questi i temi su cui l’opinione pubblica si mostra compatta e su cui la televisione prova a non fare scivoloni. Viviamo nell’epoca del politically correct a tutti i costi, ma evidentemente solo a fasi alterne. Quando, cioè, la polemica è già innescata e si prendono provvedimenti per tranquillizzare le masse oppure quando l’offesa colpisce solo una determinata parte di popolazione.

La gravità delle affermazioni

Le donne non sono tutte uguali, evidentemente. A conti fatti, Melania Trump può essere definita escort in un programma di Rai 1 e ci si può persino fare una risata. Da anni si critica la televisione urlata, quella dei reality show e dei salotti di Barbara D’Urso, dove il trash e gli insulti tra concorrenti e opinionisti sono all’ordine del giorno.

Davanti al nuovo corso di Rai 1 è d’uopo osservare che nei salotti ‘trash’ i conduttori prendono le distanze da affermazioni offensive e mettono subito un freno. A Unomattina, invece, si avalla un’affermazione che potrebbe anche avere ripercussioni sul piano politico, senza battere ciglio. Anche questo è Servizio Pubblico?

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