Detto Fatto torna in onda, stop alle polemiche

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Dopo le polemiche e la sospensione, Detto Fatto torna in onda. Mercoledì 9 dicembre il factual di Rai 2, prodotto da EndemolShine Italy, riprende l’appuntamento quotidiano a partire dalle 15.15. Confermata la conduttrice Bianca Guaccero e i sodali Carla Gozzi, Giampaolo Gambi e Jonathan Kashanian.

A ufficializzare il ritorno è l’ufficio stampa di rete, che in un comunicato illustra le modifiche apportate. Innanzitutto, sarà ‘sempre più a fianco del pubblico’. Questo poche parole suonano come un mea culpa e lasciano intendere che vi sarà una meticolosa attenzione su ciò che verrà proposto. Per fare ciò, via il vecchio, dentro il nuovo. La squadra autorale ‘responsabile’ del tutorial incriminato viene sostituita da un nuovo gruppo di lavoro, capitanato da Gabriella Oberti.

La nuova formula

I tutorial continueranno a essere il fulcro del format, con una novità. Accanto agli argomenti cardini, cioè cucina, economia, famiglia, fai da te, fitness e lavoro, alcuni dei quali declinati con un taglio natalizio, vi sarà spazio per le storie. Persone comuni e personaggi famosi daranno voce a racconti personali riguardanti tematiche complesse e delicate come il body shaming, il bullismo, i disturbi alimentari e la parità di genere. Inoltre, proporrà soluzioni per affrontare ‘la nuova quotidianità dettata dal particolare momento che stiamo vivendo’.

Detto Fatto torna, dunque, con una veste leggermente modificata. Di certo, vuole dare il via a un nuovo corso e lo si evince dalle premesse diramate dall’ufficio stampa. Nelle scorse settimane si era parlato addirittura di cancellazione per quello che è stato, a conti fatti, uno scivolone. Persino il nome della conduttrice, Bianca Guaccero, era stato messo in discussione, nonostante le scuse pubbliche sui social.

Due pesi, due misure

La vicenda insegna tante cose, prima fra tutte, che in Rai basta poco per sollevare un polverone, se ben alimentato dai social. La gogna mediatica, infatti, ha preso piede su Twitter, dove i commenti negativi sono rimbalzati di bacheca in bacheca, fino ad assurgere a dimensioni spropositate. Dello ‘scandalo’ se ne è persino occupata la BBC. Insomma, un problema di non poca importanza.

Allo stesso tempo, insegna che esistono due pesi e due misure quando all’interno della medesima azienda sussistono programmi caratterizzati da conduzioni arroganti e/o impreparate. Anche quello è un insulto ai telespettatori, forse più di un siparietto anacronistico e fuori luogo.

Aria di ipocrisia

Poi c’è tutta la bagarre che ne è conseguita. Nell’epoca di una televisione urlata, in cui si assiste quotidianamente a litigi in diretta, dare una parvenza di austerità appare un atteggiamento ipocrita. Immaginiamo la corsa alla soluzione nelle ore immediatamente successive allo scoppio della polemica. Chiudiamo. No, sospendiamo. No, defenestriamo tutti. Via la Guaccero. Via il programma. Come riempiamo il buco in palinsesto? Repliche.

Ecco, forse sarebbe stato più opportuno operare una riflessione a mente fredda e continuare seguendo una linea chiara e trasparente. Se il giorno dopo, Bianca Guaccero si fosse presentata in studio scusandosi pubblicamente a nome del programma, la bolla si sarebbe sgonfiata poco dopo.

Clima di incertezza

Invece, si è preferito perseverare in un clima di incertezza e sgomento, che appanna l’immagine della TV di Stato. La sospensione immediata, infatti, può essere stigmatizzata con il detto la toppa è peggio del buco e gridare allo scandalo è parso francamente esagerato.

Tanto rumore per nulla

Intanto il 9 dicembre Detto Fatto riaccenderà le luci del proprio studio e alla Guaccero spetterà l’ingrato compito di riconquistare la fiducia dei telespettatori, muovendosi con l’agilità di un elefante in cristalleria. Certa che, alla minima sbavatura, sarà di nuovo destinataria di invettive.

Si potrebbe obiettare che si tratta della televisione pubblica e, in quanto tale, non soggetta a errori. Perfetto. Se così è, allora va operato un controllo su tutti – tutti – i contenitori Rai, che a questo punto, al primo passo falso dovranno essere redarguiti, sospesi, forse persino cancellati. Sarà davvero così? No. Non sarà così.

Insomma, tutto cambia perché nulla cambi. Settimane di sterili polemiche giunte forse a una conclusione grazie a un cambio di rotta…in attesa del prossimo polverone.

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