Roberta Capua, Paola Di Benedetto e Ciro Priello hanno debuttato alla conduzione di PrimaFestival 2022. Dopo la prima puntata, in onda sabato 29 gennaio subito dopo la rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, domenica 30 i tre sono tornati con il secondo appuntamento.
Rispetto alla puntata di debutto, PrimaFestival 2022 ha corretto il tiro. Se all’inizio, infatti, ampio spazio è stato riservato allo sponsor con gag un po’ forzate al punto da risultare in parte artefatto, la seconda puntata ha avuto il sapore di una vera e propria anticamera della kermesse.
La professionalità di Roberta Capua
Roberta Capua conduce dal Glass Studio posizionato sul green carpet. Sì, quest’anno il Festival dice addio al celeberrimo red carpet per accogliere il tappeto verde adornato di fiori. Fa la conduttrice nel vero senso del termine. Saluta i telespettatori, dà la linea agli inviati Di Benedetto e Priello, sciorina pillole di anticipazioni sulle cinque serate. Si conferma la professionista che è ed è un bene che la Rai abbia deciso di arruolarla per Sanremo 2022, sebbene si tratti di una striscia di pochi minuti.
La crescita di Paola Di Benedetto
A Paola Di Benedetto e Ciro Priello è affidato, invece, il compito di raccontare il PrimaFestival ‘sul campo’, quindi il backstage e lo stato d’animo dei cantanti. Subito dopo l’apertura congiunta davanti al Teatro Ariston, a ciascuno il suo. Di Benedetto intervista gli artisti con il piglio da speaker radiofonica che ha acquisito lavorando a RTL 102.5, rafforzato dalla recente esperienza al timone di Hot Factor. Spigliata e veloce, ricorda i veejay di TRL. La gavetta paga e Paola Di Benedetto sta giocando bene tutte le sue carte.
Ciro Priello gioca la carta dell’ironia. I siparietti con i cantanti in gara sono pregni di battute, purtroppo non sempre riuscite. Calcare troppo sull’effetto risata rischia di provocare l’effetto contrario per un risultato ingessato. L’esatto opposto di ciò che si aspetta da PrimaFestival.
PrimaFestival e il potenziale non sfruttato
E’ d’uopo ricordare che PrimaFestival è uno spazio pensato ad hoc per lo sponsor. In quest’ottica, si può perdonare qualche pecca sul piano delle idee. Allo stesso tempo, però, non bisogna dimenticare che resta pur sempre l’anteprima della kermesse, dunque il potenziale per diventare un vero e proprio richiamo per il pubblico c’è tutto. Invece, il rischio è che, come ogni anno, vada in onda per tutta l’edizione senza lasciare il segno.