A volte nella vita bisogna rischiare e lasciarsi sorprendere dagli eventi. È quello che è successo a The Voice Senior. Inserito nei palinsesti Rai per la stagione 2020-2021, aveva tutti i presupposti per essere un disastro annunciato. Invece, si è rivelato sorprendente. La prima puntata di venerdì 27 novembre su Rai 1 può essere riassunta con un aggettivo: stupefacente.
The Voice of Italy è sempre stato il talent show canoro targato Rai 2 (dopo il passaggio di X Factor a Sky). Un format, però, mai esploso. Hanno provato cambiando i conduttori (Fabio Troiano, Federico Russo, Costantino della Gherardesca, Simona Ventura), cambiando i coach, presentandolo anno dopo anno come un format innovativo che anche in Italia avrebbe trovato il suo posto al sole. Dopo anni di tentativi alla ricerca della ‘Voice’ mai trovata, Rai 2 lo manda definitivamente in soffitta e il pubblico tira un sospiro di sollievo.
The Voice Senior, una piacevole scoperta
Qualche mese fa, si inizia a parlare di uno spin-off. Rai 1 annuncia The Voice Senior, condotto da Antonella Clerici. Gli elementi per urlare al flop o a una vendetta nei confronti della Clerici ci sono tutti. Invece, sin dai primi minuti il programma stupisce e acquista forza minuto dopo minuto.
Giuria affiatata
Gli elementi che lo rendono forte sono diversi. Innanzitutto, la giuria. Gigi D’Alessio è una vecchia conoscenza di The Voice, dove ha già dato prova delle doti di intrattenitore, oltre che di grande musicista. Qui riveste il ruolo non solo del coach, ma anche del capogruppo. Una sorta di portavoce della giuria e di spalla della Clerici.
Altra conoscenza del programma versione originaria, Al Bano. Stavolta è accompagnato dalla figlia Jasmine, la quale, protetta dal papà, non sfigura al suo debutto televisivo in un ruolo che non potrebbe ancora ricoprire da sola.
Loredana Bertè, new entry del programma, ma giudice navigato ad Amici. Fa la Bertè, anzi è la Bertè ed è perfetta. Capelli e abito blu, guanti e occhiali scuri con la scritta rock danno bene l’idea di cosa cerca e della sua personalità vulcanica.
Infine, Clementino, una presenza coinvolgente, divertente, gioviale, trascinante, che aggiunge sfumature positive al tutto. Improvvisa, rappa, sciorina battute una dietro l’altra, è un ottimo collante. Nell’insieme i fantastici quattro, anzi cinque, danno vita a un gruppo perfetto.
Antonella Clerici gioca di sottrazione
A condurre c’è Antonella Clerici, che qui gioca di sottrazione – come il format richiede – e risulta una scelta vincente. A lei vengono affidate le clip di presentazione dei concorrenti e i brevi scambi di battute che precedono il loro ingresso sul palco. Poi, ci sono i concorrenti. Bravi, bravissimi, quasi tutti con una carriera musicale alle spalle. Molti con una storia forte, che fa da contorno, perfetto per l’obiettivo.
L’impresa (im)possibile di Rai 1
A tale proposito, l’obiettivo di Rai 1 era altissimo, esattamente come le aspettative del pubblico. Riesumare un format andato storicamente male, spostarlo sulla rete principale e declinarlo in chiave senior era rischioso al pari di un triplo salto carpiato. Le probabilità di schiantarsi al suolo erano altissime.
Invece The Voice Senior non solo si salva, ma si rivela un ottimo prodotto. Ogni tassello compone un puzzle perfetto per Rai 1. Ci sono gli over 60 – in linea con il target di rete – aspiranti cantanti in cerca di riscatto che non puntano a costruire una carriera. Ci sono i coach, artisti navigati bene affiatati tra loro, che sanno unire la competenza musicale alla necessità (e capacità) di saper fare spettacolo. C’è Antonella Clerici, volto affidabile e riconoscibile, a cui il pubblico è affezionato. C’è, poi, uno studio quasi identico ai precedenti, con una differenza: è illuminato, le inquadrature risultano più ampie e danno un senso di apertura. La puntata scorre velocemente, il montaggio è curato e non si accusano momenti di lentezza. Perfetta per la fase delle Blind Auditions.
The Voice Senior fa bingo
L’esperimento di The Voice Senior su Rai 1 dimostra che The Voice può essere un format vincente, se ben declinato. In linea con il target di rete, con un tappeto musicale adatto al pubblico, con storie di vita comuni e interessanti, con una giuria in grado di cambiare registro a seconda delle necessità. Uno show in piena regola, fino ad ora degno sostituto di Tale e Quale Show, giunto a termine (per questa stagione) venerdì 20 novembre.
Un bel regalo per il pubblico di Rai 1, che tanto apprezza i programmi canori (non solo Tale e Quale, ma anche Ora o mai più). Una giusta ricompensa per Antonella Clerici, conduttrice amata e indefessa, rientrata in Rai a settembre con È sempre mezzogiorno.