Barbara Foria continua la sua ricerca di personaggi da imitare e parodiare a Quelli che il calcio. L’ultima in ordine di arrivo, Myrta Merlino, conduttrice de L’Aria Che Tira su La7. Il tailleur bianco e gli occhiali da vista, ma soprattutto l’immancabile tazza con il logo del programma, sono gli elementi caratterizzanti della nuova maschera della comica partenopea.
La sua Myrta Merlino prende la scena a Quelli che il calcio con un’intervista strampalata ai padroni di casa, in particolare a Mia Ceran. Tra una battuta e un rimprovero, emerge il ritratto di una conduttrice autoritaria, severa, pronta a esplodere alla minima sbavatura, ma anche strettamente connessa alla mondanità. Merlino-Foria frequenta Capalbio, tratta Mia Ceran con sufficienza e chiama i politici per nome, per sottolineare il rapporto che va al di là delle telecamere.
In poche battute, Foria intercetta i tratti caratterizzanti della conduttrice de L’Aria Che Tira e li estremizza, restituendo una parodia esilarante e paradossalmente verosimile.
Barbara Foria – Serena Bortone
Già qualche mese fa ha dato vita a un’altra parodia, quella di Serena Bortone. Nelle sue mani, la padrona di casa di Oggi è un altro giorno diventa una conduttrice severa, spietata con chi la contraddice. Tanto gentile con l’ospite quanto presa da se stessa, la sua Bortone non ascolta chi le sta di fronte, parla della propria vita e delle proprie passioni, togliendo spazio all’intervistato. Sopratutto, è pronta a redarguire chi non è al suo stesso livello.
Fa un sorriso tirato, strabuzza gli occhi ogni due per te e stringe una penna, pronta a essere lanciata verso gli autori al primo intoppo. Un ritratto che potrebbe risultare impietoso, invece è divertente. Sia nel caso della Merlino sia in quello della Bortone, le maschere di Barbara Foria seguono il leitmotiv dell’ironia messa al servizio della comicità, che aiuta a umanizzare il malcapitato. Non vi è mai cattiveria né esasperazione gratuita. E’ una lettura divertente e sarcastica di alcuni volti del piccolo schermo, resa possibile grazie alla capacità della Foria di intercettare le sfumature dei suoi personaggi.