Fedez e Chiara Ferragni aiutano Conte, se la politica si affida ai social

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fedez e chiara ferragni

Dopo mesi di accesi dibattiti e oltre 35.000 morti, il Governo chiama in soccorso Fedez e Chiara Ferragni per sensibilizzare la popoluazione al corretto uso delle mascherine. Il cantante e produttore musicale e la moglie imprenditrice sono stati contattati dalla Presidenza del Consiglio per parlare soprattutto ai giovani, ma ai followers in generale (oltre 30 milioni in tutto), per spiegare l’importanza e la necessità di indossare la mascherina.

Fedez: ‘Il destino dell’Italia è nelle nostre mani’

A dare l’annuncio è Fedez, il quale, con alcune stories su Instagram, spiega l’accaduto. ‘Ieri abbiamo ricevuto una telefonata molto inaspettata. Siamo stati messi in contatto con il Presidente del Consiglio, che ha chiesto un aiuto da parte mia e di mia moglie‘ dice. ‘Se queste stories anche in piccolissima parte riusciranno a essere utili, io non posso che esserne contento. Ci è stato chiesto un aiuto sull’esortare la popolazione, soprattutto quella più giovane, all’utilizzo della mascherina e io mi sto sforzando di trovare un modo per essere più convincente possibile’.

‘Quello che posso dire è che, ragazzi, ci troviamo in una situazione molto molto molto delicata‘, prosegue, ‘e che l’Italia non si può permettere nella maniera più assoluta un nuovo lockwdown e che, in qualche modo, il destino e il futuro dell’Italia è nelle mani della responsabilità individuale di ognuno di noi. Con un semplice gesto potremmo in qualche modo evitare lo scenario tra i più brutti che abbiamo vissuto gli scorsi mesi’.

Laddove non arriva la politica, arrivano i social

Laddove non arriva la politica, non arriva la televisione, non arriva il buonsenso, arrivano i social e il Governo chiede aiuto a due influencer. Anzi, agli influencer italiani per antonomasia, denigrati da più parti e costantemente attaccati. La scelta del presidente del Consiglio è singolare, di certo inaspettata, e offre il gancio per molteplici riflessioni.

Innanzitutto, è una scelta intelligente. La politica dimostra di non saper dialogare con una buona parte della popolazione, la più importante, quella di domani. Da tanti, troppi anni, l’Italia si è dimenticata di coltivare i propri boccioli e non ci si può stupire se, nel momento dell’emergenza, quegli stessi boccioli per tanto tempo ignorati si rifiutino di applicare la regola più importante: indossare una semplice mascherina. Per equità, va detto che la responsabilità è adeguatamente ripartita tra famiglia e società.

Fedez e Chiara Ferragni più efficaci dei politici

In secondo luogo, chiedere a Fedez e Chiara Ferragni di parlare alla cittadinanza è un gesto forte e mette in luce l’attenzione – e la riconoscenza? – dell’attuale compagine politica nei confronti del loro operato. Sin dall’inizio della pandemia, si sono battuti per raccogliere fondi, hanno creato una terapia intensiva in sole due settimane, hanno donato fior fior di quattrini, hanno animato i pomeriggi degli italiani con concerti virtuali dal balcone di casa. Un lavoro encomiabile che, come sempre, ha attirato critiche.

A proposito di critiche, è curioso constatare che, mentre il Codacons presenta una querela a settimana nei confronti dei Ferragnez, il Presidente del Consiglio, colui il quale rappresenta il Paese, si rivolga proprio a loro. Evidentemente non sono così ‘pericolosi’ o diseducativi, come asserisce il presidente dell’associazione testé citata.

La differenza tra i Ferragnez e i presenzialisti

Infine, un plauso a Fedez, che anche stavolta si espone e prova a dare il suo contributo nonostante tutto. Pensiamo un attimo al panorama mediatico attuale. Tanti, troppi politici, virologi, esperti o presunti tali trascorrono le giornate negli studi televisivi affermando tutto e il contrario di tutto a fronte di lauto cachet e grande ritorno di visibilità.

Fedez e Chiara Ferragni, invece, accettano di buon grado di farsi portavoce del Governo nella speranza di convincere gli adolescenti a indossare la mascherina, sposando ancora una volta il basso profilo. E lo fanno gratuitamente. 

Si fa fatica a immaginare lo stesso gesto compiuto da parte di un politico o di un esperto, senza una contropartita. La politica degli ultimi decenni ci ha abituato a uno scenario talvolta indegno. L’emergenza ha messo in evidenza spesso il peggio. E rivolgersi a due personaggi amati, seguiti, rispettati è una mossa furba, intelligente, dovuta per arrivare laddove la politica ha fallito.

I social la nuova agorà

I social non sono altro che l’agorà, una pubblica piazza dove ci si racconta, ci si incontra e ci si scontra. Dove è possibile dar vita a un dialogo costruttivo, se lo si vuole. Se la politica scoprisse la potenzialità della ‘piazza’ virtuale e contribuisse al relativo sviluppo, forse non sarebbe costretta a rivolgersi a Fedez e Chiara Ferragni per fare indossare una mascherina.

Non perché non siano i soggetti giusti, anzi, bensì perché è curioso che l’unico espediente deciso, forte, utile lo si intraveda in due personaggi giovani, che sanno parlare ai giovani, ma costantemente denigrati dagli ‘adulti’.

La politica si è spesso scagliata contro Fedez, il Codacons porta avanti battaglie quotidiane, Eleonora Daniele si è resa protagonista di una polemica del tutto sterile. E adesso, quando lo Stato non riesce a far rispettare le regole cosa fa? Chiede aiuto. E ancora una volta Fedez e Chiara Ferragni accettano di buon grado. Se lo ricordino coloro i quali hanno fatto dell’attaccare i Ferragnez una professione.

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