Gianni Morandi a Sanremo 2022 con Apri tutte le porte: ‘Una scossa necessaria’

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Gianni Morandi al Festiva di Sanremo 2022 con la canzone Apri tutte le porte, scritta da Jovanotti e prodotta da Mousse T.

Dopo averlo vinto e condotto, Gianni Morandi torna al Festival di Sanremo con Apri tutte le porte. La canzone con cui si presenta a Sanremo 2022 è scritta da Jovanotti e prodotta da Mousse T, che sul palco dell’Ariston ricoprirà anche il ruolo di direttore d’orchestra. A commentare la partecipazione alla kermesse è lo stesso Morandi, in collegamento dal Teatro Duse di Bologna, in occasione del ritorno in scena di mercoledì 19 gennaio.

‘Lo spettacolo è stato interrotto a febbraio 2020, credevamo di ripartire, invece sono passati due anni’, dice. Due anni in cui il cantante ha dovuto affrontare anche l’incidente alla mano, che lo ha costretto al ricovero prima e alla lenta riabilitazione poi. Nonostante il rischio corso, la paura e le conseguenze, l’incidente è stato foriero del primo contatto con Jovanotti, che gli chiede di cantare la sua Allegria.

Morandi accetta perché è ‘una canzone di speranza’. Sull’onda dell’entusiasmo, pensano a Sanremo e arriva l’invito di Amadeus. Il Festival ha per Morandi il sapore della ricompensa dopo l’anno difficile trascorso. ‘Se non ci fosse stato l’incidente, non sarei andato in ospedale, Jova non avrebbe chiamato, Allegria non ci sarebbe stata’, dice in conferenza stampa.

In conferenza interviene anche Jovanotti. ‘Sono un ammiratore di Gianni. Quando ho saputo che non stava bene, l’ho chiamato. L’ho sentito un po’ abbattuto, avevo questa canzone nel cassetto (Allegria, ndr) e gliel’ho mandata’.

Morandi: ‘Sanremo, un palcoscenico straordinario’

Morandi vive il ritorno all’Ariston come ‘una scossa’ necessaria per ‘buttarsi nella mischia. Ci vado con l’entusiasmo del debuttante’, sottolinea, ‘con la voglia di ricominciare da zero, sperando di fare bella figura e che la canzone piaccia alla gente’.

E’ tanto raro quanto piacevole che un artista di questo calibro parli di Sanremo con l’entusiasmo quasi di un esordiente, anzi, con l’entusiasmo che i ‘giovani’ artisti oggi sembrano non provare. ‘Ho vissuto il palco di Sanremo in tutte le sue forme’, aggiunge. ‘Ho vinto in gruppo con Tozzi e Ruggeri, l’ho condotto. Per me è un ricominciare. Forse i ragazzi di 18, 20 anni lo sentono meno. Io amo Sanremo, quel palcoscenico ha qualcosa, è straordinario‘.

In merito al brano in gara, dice che Apri tutte le porte ‘non è una canzone tipica del Festival. Ha ritmi diversi che si incrociano fra loro. Mousse T ha aggiunto suoni nell’arrangiamento, che si avvicinano al twist, suona tutta l’orchestra. Speriamo che piaccia, a me interessa questo’.

Tra gli autori di Sanremo 2022 il nipote Paolo Antonacci

Sanremo 2022 vedrà non solo il ritorno di Gianni Morandi in gara, ma anche la presenza di nonno e nipote. Tra gli autori di Sesso occasionale di Tananai, infatti, c’è Paolo Antonacci, figlio di Biagio. ‘Paolo non ha sentito il pezzo. Mi fa effetto essere in gara contro un pezzo scritto da mio nipote’, dice. Chi ha ascoltato il pezzo, invece, è il figlio Pietro, che ha ‘tutta una sua visione, un linguaggio molto diverso dal mio, ma non è stato così negativo (nel giudizio, ndr)’.

Gianni Morandi: ‘Al Festival da cantante, non da ospite’

Insieme a Massimo Ranieri e Iva Zanicchi, Gianni Morandi fa parte dei grandi che tornano a Sanremo. Un bel colpo per Amadeus, ma anche un segno dei tempi che cambiano. ‘Quando organizzai il Festival (2011, ndr)’ racconta, ‘quasi mi inginocchiai a far venire Vecchioni. Ho costretto Dalla in coppia con Carone (2012, ndr). Invece oggi ci siamo resi conto che è molto meglio venire in gara che da ospite: sul palco sei in mezzo, ti rendi conto delle reazioni, trovo che sia molto più divertente’.

Dunque, sembra essere sparito l’alone di paura (o snobismo?) che ha sempre caratterizzato la kermesse. ‘Cosa può cambiare andando in gara?’, si chiede Morandi, ‘Rimane un episodio. Tu sei tu, Sanremo è Sanremo. Forse una volta si pensava che fosse rischioso, che se venivi eliminato non facevi più serate, ma al giorno d’oggi, anche se dovessi arrivare ultimo, andrebbe bene. Prendiamo quel che viene’, conclude.

In merito alla canzone, Apri tutte le porte, Gianni Morandi spiega che il testo è ‘condizionato dal momento. Quando Lorenzo l’ha scritta pensava a questa cappa grigia che da due anni abbiamo sulla testa’. La canzone recita infatti: ‘A forza di credere che il male passerà/Sto passando io e lui resta/Ogni giorno voglio pensare che è un giorno nuovo’.

Chi si aspetta il classico pezzo sanremese rimarrà deluso perché Apri tutte le porte è ‘un pezzo ritmato. Ho cantato troppe canzoni tradizionali, non me la sentivo di andare e fare l’acuto finale. Preferivo fare una cosa più divertente’, conclude.

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