Lella Costa a EPCC, il monologo tra ironia e orgoglio

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Lella Costa, ospite di EPCC Live, commuove con un intenso monologo sul Coronavirus e sugli anziani, attori protagonisti di questa emergenza globale. L’intento è quello di sensibilizzare i più giovani, chiedendo loro maggiore comprensione ed empatia nei confronti della fascia d’età maggiormente a rischio (e trascurata).

Dopo un’ambigua e ironica introduzione di Alessandro Cattelan, Lella Costa fa ingresso sul palco di EPCC calorosamente applaudita dalle poche presenze in studio. Prima di cominciare chiede il leggìo: ‘Sai, noi vecchietti col deambulatore, col leggio ci sentiamo più a nostro agio’. Poi libera un memorabile flusso di coscienza, a tratti esilarante, a tratti commovente, che stimola interrogativi e riflessioni troppo spesso sottovalutati.

Ritmo incalzante

L’invito, anzi, l’esplicita richiesta è quella di provare, almeno una volta, a mettersi nei panni degli anziani. L’Italia si ritrova, infatti, a fronteggiare un doppio problema: oltre al Coronavirus, la preoccupazione per la salute dei nostri nonni è alta. La Costa lo spiega, non senza arrabbiarsi.

Il monologo – a tratti teatrale – è, però, televisivamente funzionale, polemico, ma dal connubio perfetto: una buona critica sempre alternata dalla esilarante comicità. Un ritmo incalzante, efficace, dal giusto tono, capace di tenere testa al pubblico di EPCC Live.

‘Ho più di 60 anni, so cosa vuol dire’

Lella Costa si fa così portavoce della fascia d’età più debole e troppo spesso sottovalutata. ‘Adesso provo a spiegarvelo io che li ho più di 60 anni che cosa vuol dire, perché noi magari saremo un po’ più a rischio di Coronavirus, ma non è che di colpo siamo più rinc********i’. E il via libera a un monologo liberatorio e di denuncia, che su Sky può permettersi.

Dopo un esplicito riferimento di condanna all’America e alla triste affermazione del vice governatore del Texas nei confronti della fascia d’età più debole, la Costa riflette sui comportamenti adottati in Italia nei confronti degli anziani, argomentando luoghi comuni e screditando, con moderazione, i pensieri dei giovani.

L’attrice spiega che di colpo è cambiato tutto. E lo fa infuriandosi, mostrandosi ostile nei confronti del duro atteggiamento troppo spesso adottato nei confronti dei suoi coetanei. Perché non è l’età che conta, è la biografia, sono i chilometri. E se i giovani pensano di avere la strada spianata ‘facendo fuori’ la fascia d’età più alta commettono un grande errore, convinti ancora una volta di retoriche infondate dalle quali non si libereranno mai.

Il tono vincente di Lella Costa a EPCC

EPCC si conferma ancora una volta vincente, dal linguaggio coerente ed efficace, capace di fronteggiare e accompagnare questa situazione di emergenza.

Lella Costa si presenta in studio sul piede di guerra, ma lo fa con ironia, sostenendo il siparietto preparato da Alessandro Cattelan: con leggera decisione riporta serietà e moralità in prima linea arricchite da quell’umorismo sempre funzionale al discorso.

E non manca quel tocco di orgoglio femminile sottilmente incorporato nel monologo, seguito da quello sguardo fiero rivolto alla Regina Elisabetta, di ormai 94 anni.

 

Photo Credits: Jule Hering

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