Michele Bravi, la rinascita dopo il buio

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Michele bravi amici speciali

La pena è sospesa. La voce ancora rotta. Un po’ meno, però. La rinascita di Michele Bravi è graduale, complessa, delicata. Ma è continua e progressiva: è la musica il punto di partenza. O forse di svolta. Sono infatti due cuffiette e la riproduzione casuale di un brano a smuovere il silenzio e il buio del giovane cantante umbro, rimasto coinvolto in un terribile incidente mortale nel 2018.

Il ritorno musicale è una ‘geografia nel buio’

Michele Bravi è tornato. L’ultima apparizione tv risaliva a qualche mese fa – gennaio 2020 – nello studio di Verissimo, in cui aveva già accennato al ritorno alla realtà e al nuovo album.

E’ ora giunto il momento di raccontarsi in musica, di pubblicare il dolore in note, di esternarlo a modo suo. Con la sua voce. E’ questa l’unica via possibile per rompere il frastornante silenzio durato quasi due anni.

‘La geografia nel buio’ è il titolo del nuovo progetto discografico di Michele Bravi, anticipato il 15 maggio 2020 dal singolo ‘La vita breve dei coriandoli’ – l’uscita del disco era prevista il 17 aprile, poi rimandata per ovvie ragioni -.

michele bravi la vita breve dei coriandoli

‘La breve vita dei coriandoli’ è un brano struggente, che racconta con delicatezza il peso di quel dolore, lo spazio che esso ha occupato nella sua vita. Racconta l’importanza della musica. Il ritorno – complesso – alla realtà.

‘…di cosa sono fatti gli angeli
la vita breve dei coriandoli
ci fa sentire che noi siamo liberi
e tutto questo ancora mette i brividi…’

Un testo metaforico. La libertà mette i brividi, il primo passo verso la realtà impaurisce, intimorisce. Poi cita gli angeli. E traspare il riferimento all’angelo di cui aveva molto parlato a Silvia Toffanin. Un angelo salvifico di cui delicatamente nasconde il nome, perché non si tratta solo di un viso, di un corpo, di una persona… quel nome ha un significato che va ben oltre. Ma Michele è introverso, delicato. Non ama esplicitare troppo.

Sempre alla conduttrice di Verissimo, Michele ha voluto – a mesi di distanza – mandare un videomessaggio per presentarle personalmente la sua rinascita musicale: ‘In ‘La vita breve dei coriandoli’ penso di essere riuscito a raccontare il giusto spazio del dolore di cui abbiamo parlato e poterla cantare mi ha confermato quanto la musica sia una presenza enorme nella mia vita. Spero di continuare a condividerla in queste settimane insieme al pubblico che avrà il piacere di seguirci. Ti mando un bacio, ci vediamo presto‘.

Michele Bravi, l’Amico Speciale di Maria De Filippi

‘Sei struggente e arrivi al cuore delle persone, sempre’. Così Maria De Filippi accoglie Michele Bravi nello studio di ‘Amici Speciali’, uno spin off del celebre talent show di Canale 5 organizzato a scopo benefico per la protezione civile.

E’ proprio sul palco di ‘Amici’ che il vincitore della settima edizione di X Factor presenta per la prima volta il singolo del nuovo album. E’ un momento commovente che onora una canzone ‘meravigliosamente sospesa nel tempo’ – come la definiscono ad Amici – è la presentazione di un Michele diverso, nuovo, rinato.

A coronare la magia dell’esibizione la scenografia di Peparini, capace di cogliere l’essenza del testo, del messaggio. Della creatività, se vogliamo, di Michele Bravi. E il risultato è bellissimo.

Sul palco di ‘Amici’ Michele canta anche ‘Il diario degli errori’, brano che aveva portato in gara a Sanremo proprio quando il Festival della canzone italiana vedeva protagonista Maria De Filippi al fianco di Carlo Conti.

michele bravi il diario degli errori amici

Quella dolorosa intervista di Silvia Toffanin…

E’ passato qualche mese, ma la prima intervista di Michele Bravi dopo il terribile incidente è rimasta impressa nel cuore. Il primo passo verso la luce, verso la quotidianità, sembrava si stesse riprendendo, ma il dolore era ancora fortemente impresso negli occhi. Nella pelle.

E Michele tremava, a stento parlava. Lui, dalla parlantina come pochi. Spigliato. Ironico. E’ sempre stato un ragazzo timido e composto, ma la voce rotta amplificata dai microfoni di Verissimo sottolineava un momento ancora molto delicato. Non ripreso del tutto. Stava male, era visibilmente turbato.

E Silvia Toffanin, con estrema umanità e delicatezza, ha lasciato che il suo cuore esprimesse tutto ciò che aveva bisogno di esprimere, di esternare, dopo un così lungo periodo di silenzio. Il racconto è stato lungo e profondo, quasi introspettivo.

A Verissimo aveva anche raccontato di esserne uscito grazie all’aiuto di un metodo clinico oggigiorno molto diffuso per il trattamento dei grandi traumi, l’EMDR. L’intervista è stata memorabile.

Ed è bello oggi ritrovarlo più leggero. E’ bello ritrovare quel timido sorriso che fa capolino senza timore, con la voglia di riabbracciare la realtà.
Di tornare con i piedi per terra. Di ripartire, con la musica. Sempre.

Photo credits: Roberto Chierici 

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