La crisi di governo continua e il TG1 dedica uno speciale condotto da Francesco Giorgino dal titolo La crisi. I riflettori sono puntati sul Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che alle 12 di martedì 26 gennaio è salito al Quirinale per rassegnare che le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Due ore di racconto in cui il volto del TG1 spiega la stringente attualità politica, dirigendo il confronto tra opinionisti in studio e in collegamento. Giornalisti e deputati si passano la palla, ognuno dice la sua, ma nessuno supera i limiti del buonsenso né della buona creanza. Una rarità nel panorama televisivo italiano, in cui la politica è sempre più show e sempre meno vocazione.
La conduzione di Francesco Giorgino
Il tono dello speciale è pacato e rispecchia la cifra stilistica di Francesco Giorgino. Il giornalista è un mezzobusto storico del telegiornale della ammiraglia. I telespettatori sono ormai abituati alla sua conduzione, mai sopra le righe, ma sempre chiara e asciutta.
Lo speciale offre una panoramica generale della situazione politica, ma non dimentica di spiegare in modo facile e comprensibile al grande pubblico, senza scadere in tecnicismi. Una semplificazione che potrebbe far storcere il naso, ma che invece si rivela funzionale all’obiettivo primario: informare l’opinione pubblica.
Racconto minuzioso e garbato
Giorgino è un ottimo padrone di casa, perfetto collante tra il parere dei suoi ospiti e gli aggiornamenti in diretta da parte degli inviati. Da notare, l’approccio garbato sia nei confronti dei presenti sia nei confronti dei telespettatori, ai quali spiega passaggio dopo passaggio la situazione attuale e gli eventuali scenari che potrebbero aprirsi da qui a poche ore.
Pensando ad altri speciali, è inevitabile il confronto con le maratone di Enrico Mentana su La7. Giorgino e Mentana sono due giornalisti diversi nella prossemica, nel racconto e nell’approccio, ma a entrambi si riconosce una indubbia professionalità. Francesco Giorgino è un volto rassicurante, adatto a Rai 1, in particolar modo in queste occasioni, in cui il rischio che il confronto si trasformi in trambusto è dietro l’angolo.
