Rivoluzione al TG1. Artefice di questo cambiamento è la direttrice Monica Maggioni, insediatasi a capo del notiziario di Rai 1 lo scorso novembre. Al momento del suo arrivo ha promesso un cambiamento importante all’interno del telegiornale e così è stato. L’occasione per vederla alla prova sono i numerosi speciali in occasione dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Le dirette con ospiti e esperti
Lunedì 24 gennaio 2022 si è aperta la settimana più importante per a politica italiana dei prossimi sette anni e Monica Maggioni è entrata a gamba tesa nella narrazione dell’attualità, quasi minuto per minuto. Dirette fiume, vere e proprie maratone (che richiamano il collaudato modus operandi di Enrico Mentana a La7) in cui accompagna i telespettatori attraverso il tortuoso viaggio nella scelta del nuovo Capo dello Stato.
Con maestria e dovizia di particolari, spiega passo passo ciò che accade tra i palazzi della politica e dà una copertura a tappeto in tempo reale coinvolgendo i giornalisti ospiti in studio e gli inviati sul campo. Inoltre, ha introdotto il cosiddetto ‘angolo del professore’, uno spazio in cui a intervenire sono giuristi e esperti in materia chiamati a fornire il proprio parere.
Nonostante il parterre, il tono è sempre colloquiale. Ospiti e inviati si alternano in un clima disteso, che cattura l’attenzione e crea interesse. Il TG1 targato Maggioni non scade in tecnicismi né si pone un gradino sopra rispetto allo spettatore, ma lo aiuta a decodificare il presente.

Spazio condiviso con colleghi e inviati
Osservando il nuovo TG1, a emergere sono due fattori. Il primo, la collaborazione tra colleghi. In questi giorni Rai 1 fa fronte comune nell’informare l’opinione pubblica. Il palinsesto di rete ha subito grandi stravolgimenti, ma i conduttori dei programmi che hanno ceduto il proprio spazio al telegiornale non sono stati oscurati. Serena Bortone e Alberto Matano, conduttori rispettivamente di Oggi è un altro giorno e La Vita In Diretta, infatti, partecipano allo speciale condotto dalla Maggioni.
Un segnale che mette in evidenza la voglia di sinergia all’interno della stessa azienda. Allo spazio dato ai colleghi conduttori si aggiunge quello lasciato agli inviati, non più castrati nel tradizionale collegamento freddo e distaccato, ma incoraggiati a prendersi qualche secondo in più al fine di raccontare con chiarezza ciò che accade. Da notare che tra inviato e direttore vige un rapporto diretto: Monica Maggioni non lesina nomi e cognomi e fa sì che il pubblico inizi a conoscere e riconoscere anche il giornalista in esterna.
Il secondo fattore è il trattamento della notizia. Non è più un’informazione statica, persino asettica, bensì dinamica. Ecco, dunque, la spiegazione del fatto con relativa semplificazione, cui si aggiunge un breve commento chiarificatore che crea un ponte tra mezzobusto e spettatore.

Una nuova liturgia per il TG1
Una nuova liturgia per il TG1, da sempre il telegiornale più impostato della tivù italiana. Il cambio di passo si era notato nelle scorse settimane, ma con gli speciali dedicati all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Monica Maggioni fa un passo in più. La sua è una conduzione informale, diretta e sorridente, ma professionale e puntuale. Non vi sono sbavature né traspare una spasmodica caccia allo scoop, alla velina, al commento del politico costi quel che costi. Appare, invece, in modo chiaro e netto la volontà di sposare una chiave accattivante e contemporanea per assolvere al compito primario del giornalismo: informare l’opinione pubblica.