Antonio Mezzancella: ‘Tale e Quale Show è una magia’, intervista

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Antonio Mezzancella è tra i coach di Tale e Quale Show 2021

Tra i vocal coach di Tale e Quale Show 2021 c’è anche Antonio Mezzancella, una new entry nella squadra dei preparatori vocali, ma una vecchia conoscenza del programma. In passato, infatti, ha partecipato al programma di Carlo Conti come concorrente. Nel 2018 ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi la vittoria. Un’impresa che ha ripetuto l’anno successivo, classificandosi primo al Torneo.

La sua storia televisiva, però, nasce nel 2015, a Tu Sì Qui Vales, dove ha mostrato le sue doti di imitatore. Doti che gli hanno consentito di farsi strada e approdare al talent show di Rai 1 e non solo. Dal 2019, infatti, è nel cast di Tutti nudi, su Radio 2.

Quest’anno è passato dall’altra parte. Come sta vivendo questa esperienza nelle vesti di vocal coach?

«Molto bene. Sono molto più rilassato rispetto a quando ero concorrente ed è bello rivedere dei luoghi che ho vissuto con grande tensione. Certo, ogni tanto mi piacerebbe tornare sul palco e cantare, però sono proprio felice del lavoro che sto facendo con i miei ‘allievi’».

Come è arrivato a Tale e Quale?

«Era una voce che girava da un paio d’anni, io pensavo ‘magari!’. La scorsa estate Pierpaolo Pretelli (in gara, ndr) mi ha chiesto consigli e l’ho aiutato a preparare il provino. Da lì in poi l’ipotesi è stata presa seriamente in considerazione, è arrivata la proposta e ne sono felice».

Cosa pensa di questa stagione?

«E’ un’edizione forte. Il cast è molto bello, amalgamato e variegato. Gli ascolti ci stanno premiando, lo scorso venerdì (15 ottobre, ndr) abbiamo fatto il 22,5% di share, è un trend positivo. La magia di Tale e Quale continua perché mescola show, canto, ballo intrattenimento, risate. E’ bello avere questa varietà di artisti coinvolti».

Qual è la difficoltà più grande da superare quando si imita qualcuno?

«Imitare significa dover togliere quello che sei stato fino ad ora. Ci vuole abilità attoriale, canora, padronanza movimenti, è un mix di cose. I cantanti partono avvantaggiati perché cantano bene, ma non è facile togliere la personalità sulla quale hanno lavorato. Allo stesso tempo, gli attori sanno calarsi nei panni di un altro artista, ma nella maggior parte delle volte non sanno cantare. Le difficoltà sono tante».

Come si è avvicinato alle imitazioni?

«In modo molto naturale, sin da piccolo, come accade per tutti o quasi. Sono curioso, osservo da sempre i comportamenti della gente che mi circonda e col tempo ho affinato l’arte di imitare, di scimmiottare, di prendere in giro le persone che fanno cose strane. Lo faccio anche adesso: se sono in un posto affollato, mi siedo lontano, al punto da rendermi invisibile per poter osservare cosa fa la gente».

Ha parlato di magia. Con le vittorie del 2018 e del 2019 Tale e Quale è stato un po’ magico. Cosa ricorda di quelle due edizioni? 

«Il 2018 è stato moto lungo perché erano 11 puntate. Per me è stato anche un motivo di crescita, ho aggiunto molte cose a quelle che facevo già come imitatore, penso al trucco, al parrucco e ai movimenti. Poi ricordo la paura del palco: a volte sei pronto al 100%, poi entri in ascensore e scendi al 60%. Questa emozione fa sì che le esibizioni spesso non siano super come alle prove. L’edizione successiva, invece, l’ho vissuta con più consapevolezza. Ho messo quella parte di cuore e passione che forse per timidezza e troppa concentrazione su alcuni dettagli non avevo messo l’anno precedente».

Dal 2019 è su Radio 2 con Tutti nudi. Come è arrivato alla radio?

«E’ stato un caso. Girava voce che servisse un provino per Radio 2, così ho coinvolto Pippo Lo Russo e DJ Osso, rimasti senza lavoro dopo 10 anni trascorsi a m2o. Ci siamo inventati un format ed è piaciuto. Inizialmente dovevano essere 10 puntate, invece ci hanno confermato per tutta la stagione e siamo andati avanti. Ormai siamo alla terza stagione e ci stiamo affiatando sempre più. Il segreto è che se ti diverti tu, anche chi ti ascolta si diverte».

Le manca la TV?

«Sì, sicuramente è una cosa che mi piace e che mi manca, ma Tale e Quale va a compensare la mia voglia di fare intrattenimento».

Pensa a qualcosa in particolare?

«Mi piacerebbe farmi valere come conduttore. A Tale e Quale ognuno ha il suo ruolo e cerco sempre di non andare oltre quello che è il mio compito, però mi piacerebbe anche far valere le mie doti di conduzione».

Ha raggiunto il successo da adulto. E’ stato difficile o ha sempre avuto un piano B?

«In realtà, è questo il piano B. Prima volevo fare il pilota di aerei, ho anche il brevetto, ma dopo l’11 settembre 2001, con il crollo dei voli, ho iniziato a fare l’animatore. Lì ho capito di essere portato per il canto e le imitazioni, ma dopo qualche anno mi sono stufato di girare e ho iniziato a lavorare in un negozio di moto a Perugia. La sera cantavo e facevo le imitazioni, poi sono arrivati gli spettacoli di piazza e, quando il lavoro è aumentato, ho lasciato il negozio, ma è stato tutto graduale».

E’ legato da diversi anni a Georgia Manci, ballerina storica del programma. Tale e quale Show le ha portato davvero fortuna. 

«Sì, ci siamo conosciuti lì nel 2016 in occasione di una mia ospitata. E’ sempre stata nel corpo di ballo, sin dalla prima edizione, e da quest’anno condividiamo il dietro le quinte perché è diventata assistente coreografo».

Dopo l’impegno su Rai 1 e Radio 2 torna sul palco?

«Ho già ricominciato a fare le serate, ma appena si potrà inizierò una tournée teatrale con la mia band».

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