Mucho más su Prime Video con Gianluca Vacchi – Recensione

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Gianluca Vacchi in Mucho Más, in uscita su Prime Video il 25 maggio 2022.

Su Prime Video è disponibile Mucho Más, il docu-film di Gianluca Vacchi in cui l’imprenditore si racconta ‘come non ha mai fatto prima’. L’intento è mostrare ‘mucho más’, cioè molto di più rispetto all’immagine pubblica mostrata sui social. Il risultato è un racconto riuscito a metà, ma andiamo con ordine.

La trama del docufilm di Prime Video

Gianluca Vacchi è un imprenditore bolognese di 54 anni, divenuto popolare per i suoi ‘balletti irriverenti’ su Instagram. Un vero e proprio fenomeno virale, che lo ha fatto conoscere urbi et orbi. Adesso sbarca sulla piattaforma Amazon per svelare chi è veramente e le prime battute contribuiscono ad accrescere l’attesa. Dunque, chi è davvero Gianluca Vacchi?

‘Ve lo dico subito. Di me non sapete niente e quel che pensate di sapere è un’enorme, grande, ca**ata’, esordisce. ‘Sono un timido, un ribelle e un uomo libero. Libero’. L’intro preannuncia qualche verità nascosta. Poi prosegue con un veloce résumé del suo 730. ‘Ho un patrimonio di svariate centinaia di milioni di euro, quasi 50 milioni di followers, barche, aerei e case fuori dal comune. Sono un imprenditore, un deejay, uno sportivo e una popstar del lifestyle’.

Ancora, ‘Ho una figlia meravigliosa e una compagna straordinariamente bella e molto più giovane di me. Sono ricco. Sì, sono ricco, e ho avuto molto successo, ma tutto quello che ho me lo sono costruito da solo. Volete sapere come ho fatto? Volete sapere se c’è una formula magica? Oppure siete qui solo per giudicarmi? Qualunque sia il vostro intento, io ci sto. Enjoy’.

Insomma, Vacchi chiede che ci si accosti alla visione del film senza pregiudizi. Definisce la sua vita ‘una ricerca costante della miglior condizione psicofisica. Vivo tutto il giorno pensando a questo’. Beato lui, verrebbe da dire, ma pochi minuti possono non rendere giustizia a un racconto di circa sessanta, pertanto è necessario proseguire per capire dove voglia andare a parare.

Gianluca Vacchi e Instagram

Ecco, quindi, una dissertazione sul ‘tasso di popolarità dei social network’, capaci di ‘trasformare in palcoscenico qualunque istante della tua vita’, grazie a una ‘intelligenza comunicativa’. Soprattutto, Gianluca Vacchi pone l’accento sul suo modo di utilizzare i social. ‘Ho cambiato il modo di fare intrattenimento su Instagram’. A suo dire, ha infranto i ‘canoni borghesi, che non avrebbero mai immaginato che un uomo con la mia estrazione potesse mettersi sui tacchi’.

Ancora, la storia del suo successo, grazie a un’intuizione che ha trasformato l’azienda di famiglia in un business da 2 miliardi di euro l’anno. Chapeau. Accanto all’aspetto lavorativo, poi, si apre a un racconto personale sul rapporto con i genitori. In modo particolare con il padre, esigente e severo, venuto a mancare circa vent’anni fa. Infine, l’amore con la compagna Sharon Fonseca, da cui è nata la sua prima figlia, Blu Jerusalema.

La recensione di Mucho Más

In Mucho más vengono mostrati due lati di Vacchi. Quello pubblico, in cerca del riconoscimento esterno, e quello personale, governato dall’amore per la compagna, la figlia e gli affetti più cari. E’ lui stesso ad ammettere che da giovane combatteva la timidezza con la competitività. Un bisogno che emerge ancora oggi, quando risponde ai detrattori dicendo: fate quello che ho fatto io e poi ne riparliamo.

Ecco, forse da chi presenta la propria agiografia ci si aspetterebbe un approccio un pizzico più cauto. A dispetto dell’annuncio nei minuti iniziali, Mucho más non mostra molto di più di quello che è già stato raccontato. E’ la storia di un uomo nato ricco, diventato ricchissimo, che trascorre le sue giornate tra gli impegni lavorativi e la cura di sé stesso, la passione per Instagram, con qualche incursione dietro la consolle delle discoteche più celebri di Ibiza.

L’aspetto più intimo, il mucho más strombazzato nel titolo, latita. Gli unici momenti in cui Gianluca Vacchi uomo sovrasta il personaggio sono quelli in compagnia della figlia e della madre. Tutto il resto è avvolto dalla rincorsa al like, all’approvazione, al gradimento altrui. Una sorta di rivalsa nei confronti di chi, in questi anni, lo ha accusato di non essere un deejay o di chi ha dato in pasto alla stampa storie di beghe familiari, prontamente smentite nel documentario. Sufficiente a far conoscere i lati nascosti di una persona? Forse non del tutto.

Vi è da dire, però, che negli ultimi anni i reality con protagonisti personaggi famosi sono l’ultima frontiera delle piattaforme. Un’ora o più di racconto, annunciato come un grande evento, che si traduce in un mero approfondimento di quanto già visto, letto e sentito. Una sorta di intervista senza l’intervistatore. Un flusso di coscienza senza contraddittorio. Il tentativo di comunicare la propria verità rivelata.

Poco prima dei titoli di coda di Mucho más, Vacchi rivendica la paternità della ‘libertà di fare e mostrare quello che si vuole. La libertà di fare quel ca**o che si vuole’. Siamo davvero sicuri che non fosse così già prima del suo avvento? E poi, parla agli altri o a sé stesso? In attesa di fare mente locale, godetevi la visione. Anzi, enjoy!

Trailer di Mucho Más con Gianluca Vacchi su Prime Video

Photo credits: Prime Video/YouTube

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