Pieces of a Woman, su Netflix una magistrale Vanessa Kirby

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Una magistrale Vanessa Kirby è la protagonista di Pieces of a Woman, film con Shia LaBeouf, disponibile su Netflix dal 7 gennaio 2021. Martha e Sean sono una coppia in procinto di diventare genitori della loro prima figlia. Martha decide di darla alla luce in casa, con l’aiuto di un’ostetrica, ma il parto si trasforma in tragedia e la bambina muore.

Inizia un calvario per i due, ma soprattutto per Martha, una donna fatta a pezzi dal dolore, che deve imparare a convivere con il lutto più grande: sopravvivere alla morte di un figlio. Attimo dopo attimo, la coppia si sgretola e con essa la vita di Martha.

Da donna forte si trasforma in una persona sofferente, incapace di badare a sé stessa. La soluzione più semplice è chiudersi e non permettere a nessuno di avvicinarsi al suo dolore, men che meno provare a condividerlo. Sprofonda in una spirale dalla quale dovrà tirarsi fuori con tanta forza, ma non sarà un percorso semplice.

Pieces of a Woman affronta un argomento difficile, non ancora esplorato in modo così dettagliato e profondo. Nel 2009 Natalie Portman ha recitato in The other woman – L’amore e altri luoghi impossibili, un film con una trama molto simile a Pieces of a Woman, che però non raggiunge il suo obiettivo.

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La bravura di Vanessa Kirby

Qui, invece, Vanessa Kirby e il resto del cast riescono a trasporre in modo nitido il dolore, la disperazione, la rabbia, la rassegnazione. Presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020, Pieces of a Woman è valso a Vanessa Kirby la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

E a ben vedere. L’attrice, già nel cast di The Crown, utilizza registri diversi, dà tutta sé stessa e il telespettatore non può rimanere indifferente. La sua Martha travolge e risucchia nel vortice delle macerie di una vita fatta a pezzi.

Pieces of a Woman dura poco più di due ore, un lasso di tempo in cui Kirby tiene incollati allo schermo e trasporta dentro il dolore del suo alter ego. Un percorso lento e lungo, che smuove le corde più profonde dell’animo umano. Ci si commuove, si osserva, si sta col fiato sospeso e si prova empatia. È un esempio di resilienza, ancora meglio di sopravvivenza. Assolutamente da vedere.

 

Photo credits: Ufficio stampa Netflix 

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