Da attrici a produttrici, le donne di Hollywood dopo il Me Too

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produttrici big little lies

L’epoca del #MeToo ha scardinato le regole di Hollywood. Dopo lo tsunami provocato dallo scandalo Weinstein, il sesso ‘debole’ dello star system ha fatto sentire la propria voce più forte che mai. Diverse attrici si sono riscoperte produttrici, dando il via a un nuovo corso e a un nuovo racconto. Non solo. Hanno abbandonato il cinema per sbarcare in televisione.

L’approdo sul piccolo schermo scaturisce non solo dalle conseguenze del movimento Me Too, ma anche dal nuovo trend che impera da qualche anno: il riconoscimento della televisione come mezzo di qualità al pari del cinema.

Le donne produttrici

Tra le donne attrici e anche produttrici, spiccano Nicole Kidman e Reese Witherspoon. Big Little Lies è la loro serie di successo e conta nel suo palmarès ben 5 Emmy e 4 Golden Globes. Nella seconda stagione, inoltre, ha dato il benvenuto all’attrice più talentuosa di Hollywood: Meryl Streep. La Kidman produce anche The Undoing, serie HBO con Hugh Grant e l’italiana Matilda De Angelis.

Reese Witherspoon, poi, è anche produttrice, insieme a Jennifer Aniston, di The Morning Show, serie di Apple TV+. La prima stagione è stata un successo, tanto da ottenere tre nomination ai Golden Globes. La lista delle attrici produttrici si allunga, poi, con Eva Longoria per Grand Hotel, Drew Barrymore per Santa Clarita Diet, Jennifer Love-Hewitt per The Client List, per citarne alcune.

Il cambio di rotta ha inaugurato un nuovo corso nello storytelling di Hollywood. La piacevole sorpresa, infatti, non riguarda soltanto l’ingresso e la permanenza delle attrici nella stanza dei bottoni. Ha a che fare, soprattutto, con la qualità dei progetti realizzati. Gli Emmy, i Golden Globes, i Critic’s Choice Awards, e così via, sono solo la punta dell’iceberg.

Il pubblico certamente apprezza e gli addetti ai lavori riconoscono la bontà dei progetti, ma è cambiata anche la percezione da parte di un’industria declinata da sempre prevalentemente al maschile.

Se, da un lato, il Me Too ha rischiato di svanire in una bolla di sapone a causa della deriva complottista che stava per travolgerlo, dall’altro ha aperto un varco. Ha segnato un prima e un dopo. Le donne hanno voce in capitolo e la possibilità di dimostrare che sono capaci di scrivere e produrre sceneggiature. Non sono più soltanto un bel viso che guarda in camera e buca lo schermo.

Le storie sono raccontate da un nuovo punto di vista e utilizzano registri diversi. Non solo. Le donne dimostrano di saper fare squadra, una qualità fino ad ora appartenuta agli uomini. Per decenni Hollywood le ha dipinte come acerrime nemiche dai vezzi capricciosi. Di sicuro un fondo di verità c’è, ma il women power, in questo caso, ha solo un risvolto positivo.

Photo credit: Nicole Kidman, Instagram

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