GF VIP, donne contro Maria Teresa Ruta: e la solidarietà femminile?

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Al centro delle vicende del Grande Fratello VIP delle ultime settimane vi è Maria Teresa Ruta. Concorrente dell’attuale edizione del reality sin dalla prima puntata, ha mostrato lati inediti di sé, si è messa in discussione come madre e ha indossato i panni della consigliera della Casa.

Gli insulti di Filippo Nardi

Con il suo modo di fare estroverso e sopra le righe, ha conquistato simpatie e attirato antipatie, persino critiche. È stata anche destinataria, però, di pesanti invettive, di attacchi più o meno pretestuosi, fino all’epilogo: oggetto di insulti a sfondo sessuale da parte di Filippo Nardi. Insulti che hanno visto come conseguenza con la giusta squalifica di Nardi.

La reazione delle donne della Casa

Sul piano del gioco, però, sono diversi gli aspetti da analizzare, a partire dalla reazione delle donne all’interno della casa. Maria Teresa Ruta è stata attaccata da Nardi in modo becero e vergognoso, ma la cosa peggiore è che le donne hanno preferito tacere. Nessuna di quelle presente in camera al momento dell’affondo sono intervenute in sua difesa, anzi, la maggior parte ha riso e sghignazzato. Come si fa tra bulli. 

L’apice si raggiunge, però, durante la diretta del venerdì sera. Dopo un acceso confronto tra i concorrenti, davanti al quale Filippo Nardi, ancora in casa, si mostra indifferente, è la Ruta a doversi giustificare. Subito dopo l’uscita del conte inglese, poi, accade qualcosa difficile da classificare.

Maria Teresa Ruta, da vittima a carnefice

Alcune delle donne presenti, Samantha de Grenet in primis, accusano Maria Teresa di non aver reagito a dovere. Secondo la baronessa, la Ruta avrebbe dovuto chiedere un confronto con Filippo Nardi per cercare un chiarimento. Dunque da vittima a carnefice. Maria Teresa Ruta è responsabile della squalifica di Nardi. 

Avrebbe dovuto impedire un epilogo simile intavolando con il suo aggressore una pacifica (!) conversazione per capire le ragioni che lo hanno portato a pronunciare la lista infinita di volgarità che lo hanno sbattuto fuori dal GF VIP 5. E magari capire anche che se Nardi si è sentito in dovere di insultarla, lo ha fatto perché in qualche modo lei lo ha infastidito.

Samantha de Grenet e la solidarietà femminile

È evidente che si stia rasentando la follia. In un momento storico in cui ci si batte per sconfiggere, o almeno arginare, il victim blaming, al Grande Fratello VIP va in scena un siparietto aberrante. Ancora più grave perché portato avanti da una donna.

Dove finisce la tanto sbandierata solidarietà femminile? Perché una donna (ma non è la sola) si sente in dovere di attaccare Maria Teresa Ruta e colpevolizzarla perché non ha affrontato in privato colui il quale l’ha umiliata?

Maria Teresa Ruta: ‘Adesso è colpa mia?’

Non paga del suo comportamento, Samantha de Grenet prosegue la sua crociata nella puntata di lunedì 21 dicembre. ‘Se dici me ne ha dette tante potevi affrontarlo’, afferma, ancora una volta. Per fortuna, stavolta la Ruta reagisce a dovere: ‘Adesso è colpa mia?’. Una frase che non va sottovalutata e che descrive alla perfezione ciò che accade con il victim blaming, ovvero la colpevolizzazione della vittima di violenza.

La meritata squalifica di Filippo Nardi

Le parole di Filippo Nardi vanno condannate senza se e senza ma. Non ci sono giustificazioni, non ci sono seconde letture, non ci sono attenuanti. La squalifica è più che meritata e anche un certo oblio mediatico non sarebbe una punizione eccessiva.

Invece, Samantha de Grenet e Dayane Mello iniziano a criticare la Ruta, instillando il dubbio che, in fondo, sia solo una fine giocatrice. Dunque, ricollegando alla vicenda Nardi, che abbia taciuto di proposito affinché ne uscisse vittoriosa. Viene da chiedersi: davvero ci sono persone che pensano realmente una cosa del genere? Purtroppo sì.

La società odierna è ben distante dalla piena realizzazone della solidarietà femminile e la colpa non è degli uomini, del patriarcato, eccetera eccetera. La colpa è nostra, di noi donne, solo nostra. Perché anche quando la possibilità di allearci e fare gruppo ci viene servita sul piatto d’argento, preferiamo rinunciarci per distinguerci dalla massa e giustificare un comportamento maschile errato.

È nella nostra natura e sarà difficile estirpare una mentalità retrograda, ma fortemente radicata. Quel che ci si augura da telespettatori è che si ponga un freno a determinate scene aberranti, altamente diseducative.

Se proprio non si può prevenire ciò che accadrà in un reality show, che vengano almeno prese le giuste misure. Dunque, la prossima volta che un concorrente si rende responsabile di fatti così gravi, sarebbe bene che il programma optasse per un allontanamento immediato. Lasciarlo in gioco equivale a regalargli ulteriore popolarità, nonostante la squalifica successiva. Certi comportamenti vanno puniti in un solo modo: con l’oblio.

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