Noi continua a stupire…in negativo. La serie con Lino Guanciale e Aurora Ruffino, remake della pluripremiata This Is Us, non scala né gli ascolti né l’indice di gradimento. Dopo un esordio con 3.969.000 telespettatori, pari al 18,7% di share, la seconda puntata in onda domenica 13 marzo ha totalizzato 3.690.000 spettatori con il 17,3%. Un calo fisiologico, che potrebbe essere sintomatico di svariati malesseri.
Prima di procedere alla recensione della serie, abbiamo voluto aspettare il secondo appuntamento per essere certi che non si fosse trattato di un abbaglio. Invece, Noi continua a mostrare le proprie debolezze, anche negli episodi 3 e 4. Il problema non sta nella volontà di girare una versione italiana di una serie TV amata in tutto il mondo. Anche evitando di fare paragoni e dimenticando le vicende della famiglia Pearson, qualcosa non funziona.
La recensione della seconda puntata di Noi
Il terzo e il quarto episodio di Noi, dal titolo rispettivamente Il fiume e Campioni del mondo, trasmessa domenica 13 marzo in prima serata su Rai 1, proseguono il racconto di Pietro e Rebecca e dei figli Caterina, Claudio e Daniele. Nella consueta digressione temporale, la narrazione si concentra su una giornata al fiume. Una fuga dalla quotidianità come tante in cui i genitori osservano i bambini e si mettono in discussione. Nel presente, Claudio fatica a scrollarsi di dosso l’eredità artistica del Maestro Rocco e ad essere accettato dal mondo del teatro. Caterina deve fare i conti con le proprie insicurezze, che rischiano di incrinare il rapporto con Teo. Daniele non si rassegna alla malattia di Mimmo, il padre biologico.
La seconda parte, invece, racconta il momento in cui Pietro e Rebecca si confrontano duramente sulla possibilità di avere figli. Nel presente, Claudio si trasferisce per qualche giorno a casa di Daniele, Caterina inizia ad aprirsi con Teo e Daniele prova ad andare incontro alla moglie, decisa a ricominciare a lavorare.
I punti deboli di Noi
A non convincere di Noi è un insieme di cose. La recitazione, a tratti troppo lenta e poco convincente, non aiuta a immedesimarsi nella storia. I personaggi – e le interpretazioni – di Dario Aita (Claudio) e Claudia Marsicano (Caterina) svettano su tutti, ma non basta. A non aiutare, poi, è il variegato mix di accenti all’interno di uno stesso nucleo familiare.
Incomprensibile mix di accenti
La famiglia Peirò è di Torino. Aurora Ruffino è di Torino e la sua Rebecca rispecchia un accento credibile. Lino Guanciale recita in dizione, quindi il problema non si pone. I ‘figli’, invece, sono un miscuglio niente male, che si fatica a capire. Aita e Marsicano hanno l’accento romano, giustificato dal loro trasferimento nella capitale. Livio Kone (Daniele), invece, ha un accento lombardo estremamente marcato. Inoltre, il padre biologico Mimmo nella prima puntata racconta di essere nato e cresciuto in Italia con una parentesi negli Stati Uniti. Invece, l’attore Timothy Martin è evidentemente americano.
Trucco e parrucco non sottolineano le diverse età di Rebecca
Poi vi è l’aspetto anagrafico. Nel presente Rebecca è una donna di sessant’anni, ma il trucco si limita a qualche ruga qua e là, sotto una parrucca. Un ulteriore elemento che non aiuta e aggiunge finzione alla scena. In definitiva, un esperimento non riuscito.
Peccato, perché le aspettative su Noi erano altissime. Un po’ per la storia, un po’ per il cast arruolato e per il modo in cui è stata presentata, ci si aspettava di più.
Le anticipazioni della terza puntata di domenica 20 marzo
La terza puntata di Noi andrà in onda domenica 20 marzo 2022 in prima serata su Rai 1. Le anticipazioni degli episodi 5 e 6, dal titolo Fratelli e Buon Natale, si concentrano sul passato di Pietro e Rebecca sempre in relazione alla vita genitoriale. Nella parte dedicata al presente, invece, Claudio continua ad avere difficoltà con il nuovo lavoro teatrale, ma la collega Chiara finalmente depone le armi e prova ad aiutarlo. Il blocco di Claudio deriva da qualcosa che è accaduto in passato, ma che non è stato in grado di elaborare. La collega punterà su questo per fare riaffiorare emozioni utili ad andare poi in scena.
Infine, la trama dell’episodio 6 riporta indietro nel tempo, precisamente al 1993. E’ Natale e la famiglia Peirò al completo si appresta a raggiungere i nonni materni in montagna. Pietro, però, vorrebbe creare tradizioni che fossero solo loro. Il caso ci mette lo zampino e, durante il tragitto, rimangono bloccati con l’auto e decidono di ripararsi in una baita.