Orietta Berti al Festival di Sanremo 2021 con Quando ti sei innamorato

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Con undici partecipazioni al Festival di Sanremo e cinquantacinque anni di carriera, Orietta Berti è la veterana di Sanremo 2021. Torna per la dodicesima volta sul palco dell’Ariston con Quando ti sei innamorato, a ventinove anni dall’ultima partecipazione. Un ampio lasso di tempo in cui non si è mai fermata e ha continuato a tessere la sua tela. Un quadro pieno di elementi, sfumature e tasselli che compongono il ritratto di un’artista navigata, che ancora conserva lo sguardo curioso di chi sa costruire i propri sogni, inseguirli e realizzarli.

‘Come dice Hemingway, quando si crede molto ai sogni, si avverano’, afferma durante la conferenza stampa che precede l’avventura sanremese. Decide di partecipare per ‘festeggiare i 55 anni di carriera ed era l’unico modo per poterne parlare’, ammette con la schiettezza che la contraddistingue. In questo momento storico, in cui il mondo della musica è pressoché fermo, il palco di Sanremo è, in effetti, l’unico che consente di raggiungere un’ampia platea.

Sanremo 2021 è stato ribattezzato il Festival della generazione Z, per via della grande quantità di giovani artisti in gara tra i Big. La differenza d’età, di pubblico e di repertorio, però, non spaventano la Berti, anche se confessa di subire la tipica ansia da Ariston. ‘Più si avvicina la manifestazione e più mi viene paura, ma sono sicura che quando sarò davanti a quella bella orchestra, mi passerà. Guarderò la lucina (della telecamera, ndr) e penserò che dietro ci saranno tanti amici, primi tra tutti Bruno Vespa e Marino Bartoletti’.

‘Vado a Sanremo per cantare, non per essere votata’

Quando ti sei innamorato è stata presentata come una canzone tradizionale, che rispecchia il bel canto italiano. Nessuno stravolgimento, dunque, ma Orietta Berti con la sua storia e il suo bagaglio. Partecipa al Festival, ma non punta al podio. ‘Mi hanno detto: ‘Arriverai ultima, chi vuoi che ti voti’. Io non vado per essere votata, ma per cantare. La mia generazione sarà davanti al video e porterò uno spettacolo multicolor’.

Il brano parla di una storia d’amore, tema gettonato alla kermesse, a cui Orietta Berti tiene particolarmente. ‘In questa canzone rivedo la mia storia d’amore, che dura da più di cinquant’anni. Oggi chi crede più all’amore eterno? Può essere un augurio, è una fortuna poter incontrare una persona che rimane vicino a te tutta la vita’. Spiega anche il motivo per cui ha scelto questa canzone specifica. ‘Mi è piaciuta la melodia e ho pensato che avrei portato la tradizione, il bel canto. Non vedo perché uno dovrebbe vergognarsi di cantare le proprie radici‘.

Il duetto con Le Deva sulle note di Io che amo solo te

La sera del giovedì, quella dedicata alla canzone d’autore, salirà sul palco con il gruppo tutto al femminile Le Deva. Canteranno Io che amo solo te di Sergio Endrigo e a tale proposito anticipa: ‘Sono molto brave, mi sostengono vocalmente e le farò cantare molto, devono farsi vedere’. Sceglie, dunque, di farsi accompagnare da un gruppo giovane, segno di apertura verso le nuove generazioni, alle quali dà preziosi consigli. ‘Ai giovani vorrei dire di non montarsi la testa e di vivere con i piedi per terra, perché questo è un lavoro spietato, si ricomincia sempre. Come dice via col vento, domani è un altro giorno’.

Orietta Berti: ‘Ai giovani dico di non montarsi la testa’

Quando le chiediamo se riscontra una mancanza di umiltà nelle nuove generazioni, risponde: ‘Non in tutti, ma alcuni sono aiutati dai loro assistenti a mostrarsi pieni di sé. Tante volte ho visto alcuni giovani uscire dalla porta posteriore degli studi per non incontrare i loro ammiratori. A tutti questi ho sempre detto: State attenti, perché tra qualche anno quegli ammiratori li cercherete‘, e infatti così è stato, anche con qualcuno che ho incontrato a Ora o mai più. Non siamo più nell’era di Hollywood, dei divi. Fai un prodotto e se va bene, bene. Se non va bene, devi cominciare da capo e essere umile. Adesso tutti vogliono fare i cantanti, gli attori e i presentatori, ma uno su mille ce la fa, come dice Morandi. Devi chiedere aiuto a tutti, al pubblico e ai collaboratori, e non cambiare il modo di vestire, di dire, di pensare. Devono essere sé stessi. Se uno ha la testa, la testa non tradisce mai‘.

Nonostante ciò, le piacerebbe collaborare con alcuni di loro. ‘Mi piacerebbe cantare con Madame, mi piacciono le sue calze a rete’. Rivela anche di avere un ammiratore: ‘Willie Peyote vuole bere un bicchiere di vino con me. Molto volentieri, ma uno champagnino o un lambrusco’.

Il ritorno di Orietta Berti al Festival è un evento, ma non la sua presenza mediatica. Da anni, infatti, è nel cast di Che Tempo Che Fa e ogni domenica si distingue per la schiettezza e la battuta pronta. Tempi televisivi perfetti, che aprono spesso a siparietti esilaranti con Fabio Fazio o con gli altri ospiti del programma. E’ una professionista a tuttotondo, che resiste allo scorrere del tempo. Un’artista, nel vero senso del termine, che porta avanti la propria carriera con una qualità spesso rara, ma fondamentale: l’umiltà.

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