Star in the star, lo show in playback che fa splendere Ilary Blasi

Il commento alla prima puntata di Star in the star su Canale 5, tra l'uso del playback per i concorrenti, la polemica su Tale e Quale Show e Il Cantante Mascherato e il debutto Toxic che fa splendere Ilary Blasi. Ecco anche cosa non funziona nel nuovo programma tv targato Mediaset!

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Prima del debutto in prima serata su Canale 5, le aspettative su Star in the star non erano forse delle migliori. Tuttavia, la prima puntata del nuovo programma tv Blasi-nato di Mediaset si è lasciata guardare. A tratti è risultata anche gradevole, confezionata a modino e con una scaletta ragionata. Sembra proprio che stavolta si sia tenuto conto del tipo di pubblico davanti al televisore nelle diverse fasce orarie (Amen)!

10 stelle per l’inizio Toxic con Ilary Blasi

L’apertura Toxic, con la sigla ballata da Ilary Blasi, ha subito meritato… 10 stelle. La partenza di Star in the star, infatti, ha fatto splendere la conduttrice. In effetti, la nuova ‘padrona di casa’ del giovedì sera è risultata abilissima anche nei panni di scatenata danzatrice!

Del resto, la bella figura c’è anche stata sul piano della conduzione pura, tra precisi e scanzonati lanci dei concorrenti, leggerezza in studio al punto giusto ed interazione di qualità con i membri della nuova giuria.

Tutto sommato anche i giudici hanno tenuto botta. Andrea Pucci è apparso sì ironico, ma senza eccessi. Marcella Bella si è presentata in studio in un’inspiegabile versione tv della Signorina Silvani. Claudio Amendola ha sciorinato il suo sguardo artistico ad ampio raggio.

Star in the star copia Tale e Quale Show?

Alla fine della fiera – perché di fiera si tratta?! – i timori che Star in the star possa risultare una copia de Il Cantante Mascherato e di Tale e Quale Show sembrano in parte superati. La vera volontà di Canale 5, infatti, pare quella di cercare una sorta di metà strada, che metta insieme il successo dei due programmi già noti ed alcune diversificazioni made in Mediaset.

Nel complesso, la nuova operazione tv appare dunque, sì ispirata dai due show competitor della Rai, ma sembra anche che non vi siano gli estremi per contestare a tutti gli effetti un plagio! Star in the star, infatti, fa di certo leva sugli elementi che contraddistinguono i due format targati Rai 1: le imitazioni di cantanti molto famosi e la scoperta del personaggio noto che canta sotto la maschera. Tuttavia, il nuovo programma di Canale 5 condotto da Ilary Blasi sembra anche introdurre alcune varianti interessanti.

E’ davvero nuovo il programma su Canale 5?

Qualche esempio? Le iniziali clip di presentazione delle celebrità sono concentrate sul tema del mito musicale. Il filmato – confezionato quasi in stile Teche – è a tutto tondo e non si occupa soltanto della canzone da interpretare in studio (come accade perlopiù a Tale e Quale Show). I concorrenti famosi si esibiscono sotto forma di leggende, in onore dei grandi artisti interpretati. L’inserimento in grafica del conto alla rovescia (in secondi) segnala al pubblico a casa il passaggio dalla voce originale della celebrità a quella della star che la interpreta (rigosoramente in…playback!). Ancora, in studio sono presenti i fan delle varie celebrità, mentre invece gli indizi sono forniti sul led grazie ad una specifica grafica: Memories, Faccia a faccia e così via. Infine, la votazione in trasmissione è ad opera del pubblico.

Cosa non funziona in Star in the star

Ciò che invece non funziona, almeno per questa prima puntata di Star in the star, è l’apparente incapacità di ottenere un esito complessivo davvero spettacolare. Almeno per ora, infatti, non tanto efficace è sembrato il risultato finale delle performances, legato anche all’uso delle protesi in silicone. Ed anche la parte del prezioso contorno, le coreografie-scenografie targate Luca Tommassini, non sono apparse completamente all’altezza di un nome così importante come direttore artistico. Ciò nonostante la registrata, vien da dire, che in teoria tenderebbe a portare verso un migliore standard qualitativo!

A questo, inoltre, si aggiunge anche che la voce naturale dei concorrenti si ‘intrasente’ soltanto nella parte finale dello showdown, il ballottaggio, prima dello svelamento della maschera, tra i 2 concorrenti ultimi nella classifica delle 2 manche. Non è che il playback vada almeno in parte rivisto? Che l’audio delle performance sia eccessivamente modificato ed ‘edulcorato’? Decisamente tutto un po’ too much?

Concorrenti in playback: un po’ too mutch?

Ad oggi la sensazione è che Canale 5 sia tutto sommato riuscita nell’intento rimproveratole sui social (e non solo). Nel caso di specie: trovare una valida alternativa a Tale e Quale Show e a Il Cantante Mascherato. Peraltro, vien da dire, anche anticipando nettamente la programmazione di ‘Tale e quale’ (in onda al venerdì) e di The Masked Singer Italia su Rai 1 (nella primavera 2022).

Stando così le cose, siamo di fronte all’assenza di un cambio di leggende da interpretare nelle restanti puntate di Star in the star. Così come, per ora, sembra assente un livello di spettacolarità elevato. Per sopravvivere alle pieghe – brutte e buone – dello stesso format, allora, andrebbe forse trovata una quadra autoriale che viri verso la capacità di mantenere alta l’attenzione sui 9 concorrenti rimasti, che cantano sempre in playback, interpretando le stesse celebrità anche se con canzoni diverse ogni settimana (il primo eliminato è stato Massimo Di Cataldo, nei panni di Elton John). Potremmo così imbatterci in un rituale già visto e per questo a tratti monotono e a tratti ‘plastico’ nelle emozioni trasmesse. In un secondo caso, invece, potremmo trovarci di fronte a trovate tv capaci di in-trattenere il pubblico a casa e fino allo svelamento di una nuova star e del vincitore. In ogni caso, vedremo!

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