Doc – Nelle Tue Mani, ottimi ascolti per il medical drama di Rai1

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Giovedì 2 aprile Doc – Nelle Tue Mani su Rai1 ha fatto il pieno di ascolti: con 8.044.000 telespettatori e il 29% di share il medical drama con Luca Argentero ha vinto la serata. Un tassello i più per la Rai e un tassello in più per la fiction italiana, ormai distante dall’etichetta ‘camomilla per anziani‘. Ad averla definita così è stato il regista Paolo Virzì nella stagione 2012-2013 durante un’ospitata a TVTalk. È vero, ai tempi la fiction italiana non annoverava nel suo catalogo prodotti di altissima qualità, ma da allora molte cose sono cambiate.

Doc – Nelle Tue Mani, la trama

Doc – Nelle Tue Mani è un medical drama in piena regola. Ispirato alla storia di Pierdante Piccioni, Argentero interpreta il ruolo del primario Andrea Fanti che, in seguito a un incidente, perde la memoria. Quando si risveglia dal coma, pensa di essere nel 2008: i suoi ricordi si fermano lì ed è da lì che deve ripartire per tornare all’oggi.

Il passato si interseca con il presente, in mezzo la vita dell’ospedale, le storie dei pazienti, i rapporti con i colleghi, la quotidianità di un posto di lavoro che, in questo caso, non è solo il luogo di lavoro, ma una dimensione di vita.

Doc – Nelle Tue Mani, un Grey’s Anatomy in salsa italica

Doc – Nelle Tue Mani, infatti, ricalca appieno la liturgia dei medical drama. Si potrebbe definire un Grey’s Anatomy in salsa italica e l’accostamento non risulterebbe eccessivo. Gli elementi della grande serialità d’Oltreoceano ci sono tutti: il medico affascinante e in carriera, all’apparenza burbero, ma con un cuore di burro; il collega antagonista, la specializzanda innamorata, la pletora di allievi preparati, ma ancora un po’ imbranati; le difficoltà di comunicazione con l’ex moglie.

A fare da contorno, le storie dei pazienti. Casi complessi affrontati con cura e guizzo, quel guizzo che appartiene a chi ama la propria professione al punto da farne una missione. Per Andrea Fanti la medicina è una missione. È il medico che tutto conosce e tutto, o quasi, risolve. È sicuro di sé, a tratti arrogante, ma ogni decisione è presa per il bene del paziente.

Medical drama: scelta giusta o sbagliata?

L’ospedale in cui è ambientato sembra l’Eden della Sanità: struttura nuovissima, modernissima, super attrezzata. Un fiore all’occhiello. Forse un po’ distante dall’immaginario collettivo e dalla stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere italiane, ma non importa. Per due ragioni.

La prima. La fiction è ispirata a una storia vera, ma rimane pur sempre una fiction. In quanto tale, è giusto curare i dettagli e Doc – Nelle Tue Mani è un prodotto curato, con un buon cast, ottima sceneggiatura, fotografia, regia, e così via. Perché, dunque, non scegliere una location all’altezza? Del resto, anche il Seattle Grease Hospital di Grey’s Anatomy pare l’eldorado.

La seconda. In questo momento difficile, quasi surreale, una fiction sui medici potrebbe risultare fuori luogo, invece aiuta a comprendere ancora meglio lo sforzo di chi ogni giorno lavora in corsia e combatte per salvare vite umane. Certo, in salsa edulcorata e anni luce distante dall’inferno dell’emergenza Coronavirus, ma forse prodotti come questo insegnano ad avere più rispetto e più fiducia verso i medici e verso gli operatori sanitari.

Gli ascolti di Doc – Nelle Tue Mani

Gli ascolti di Doc – Nelle Tue Mani sono in linea con i prodotti che rientrano nella grande fiction di Rai1, due nomi su tutti: Il Commissario Montalbano e L’Amica Geniale. Segno che la qualità paga e che gli investimenti mirati danno i loro frutti.

Il catalogo delle fiction di successo inizia a espandersi sempre più e i numeri non vanno sottovalutati. Purtroppo l’attuale emergenza sanitaria non ha permesso di completare le riprese e le ultime puntate di Doc verranno girate a tempo debito.

In attesa che la produzione batta il prossimo ciak, farebbe bene la Rai a proseguire sulla rotta intrapresa e a puntare sempre più su prodotti di qualità. Non faccia l’errore di fermarsi e di tornare a proporre, come asserì Virzì, ‘camomilla per anziani‘. Ne va degli ascolti, ne va del gradimento del pubblico, ne va della televisione italiana.

7 Commenti

  1. […] La fiction cavalca l’attualità e affronta temi importanti, come quello della diversità, e lo declina in chiavi diverse, stimolando la riflessione. Prodotta da Rai Fiction e Cattleya, in collaborazione con Netflix, Nero a metà è un titolo di qualità, che mantiene alto il livello della serialità targata Rai, ormai distante dall’appellativo di ‘camomilla per anziani’. […]

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